Eleonora Abbagnato lascia l'Opera di Parigi

L'ètoile dell'Opèra parigina, dopo 28 anni da prima ballerina, lascia la scena e va in "pensione", ricordando i momenti più importanti della sua carriera in un'intervista a IoDonna

Eleonora Abbagnato lascia l'Opera di Parigi

"Mi preparo all'addio come in un matrimonio", così Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell'Opèra di Parigi si appresta a salutare il palco dove per ventotto lunghi anni è stata la protagonista indiscussa. L'étoile palermitana a 42 anni ha annunciato il suo "pensionamento" che non sarà in sordina, ma che avverrà con una grande serata di danza e festeggiamenti. Il prossimo 23 dicembre Eleonora Abbagnato danzerà per l'ultima volta all’Opéra il balletto "Le Parc", per la coreografia di Preljocaj, sulle musiche di Mozart.

L'ètoile saluterà familiari, amici e colleghi al grande party organizzato in suo onore da Dior e riceverà il titolo di Ufficiale dell’Ordine delle arti e delle lettere, dopo quello di Cavaliere dell’Ordine nazionale al merito. Un addio che non sembra però pesarle, anzi. Dopo 28 anni di carriera Eleonora Abbagnato ha confessato in un'intervista rilasciata a IoDonna: "Non mi peserà per niente non essere più al centro del palcoscenico: troppo ci sono stata!". La sua lunga esperienza a Parigi è stata un onore ma anche un duro lavoro iniziato quando era un'adolescente: "Ci sono arrivata a 14 anni e ci ho vissuto fino a quasi 42 e non vedo l’ora di ricordare insieme a loro i momenti più belli di questi 28 anni. Non è stato sempre facile, perché ho una personalità forte che mi è servita a tenere duro, sono diretta e parlo chiaro. Spesso sono stata vista come una ribelle, per esempio quando me ne sono andata da Parigi per avere Julia, nata nel 2012. Tornata all’Opéra nel 2013, mi hanno nominata étoile".

Oggi la ballerina, che è sposata con l'ex difensore Federico Balzaretti e madre di Julia e Gabriel nati dal matrimonio con il commentatore sportivo, è felice e serena alla vigilia del ritiro da palcoscenico ritirarsi da quel palcoscenico che per lei è "il più bello del mondo, un luogo sacro dove si respira la storia della danza".

Oggi lei è pronta a dedicarsi totalmente alla direzione del Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, dove lavora da diversi anni, una scelta dettata anche dalla necessità di prendersi cura della madre malata: "Mamma è stata molto male (leucemia cronica, ndr) e ora continua la terapia. Quando si è ammalata non sono potuta andare in Sicilia per aiutarla, ma tornando a Roma ci possiamo riavvicinare: è il mio dovere, adesso che i nostri ruoli si sono invertiti".

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