Emily Ratajkowski scrive un saggio pro-femminismo e si mostra "nature"

Emily Ratajkowski in versione femminista ha scritto un saggio per Harper's Bazaar e ha scelto di condividere una foto unica che la ritrae con le ascelle non depilate per lanciare un messaggio forte alle altre donne

Emily Ratajkowski scrive un saggio pro-femminismo e si mostra "nature"

Emily Ratajkowski ha voluto condividere sul suo profilo un'immagine alternativa di sé per promuovere l'uscita di un suo saggio sul rinomato Harper's Bazaar. Per il famoso magazine patinato, la modella ha scritto un pezzo sull'iper-femminilità. Emily Ratajkowski è un simbolo di bellezza che per sua stessa ammissione va contro gli stereotipi di genere e contro i preconcetti. La foto che la modella ha voluto pubblicare sul suo profilo la ritrae bellissima, come sempre, con un reggiseno in pizzo nero ma con un dettaglio inusuale. Sotto l'ascella, infatti, Emily Ratajkowski presenta una folta peluria, che in base ai target di bellezza imposti dalla società attuale sarebbe altamente sconveniente. È proprio contro questi preconcetti che la modella si è scagliata nel suo saggio, un inno alla femminilità.

Se decido di radermi le ascelle o di far crescere i peli dipende solo da me. Per me, i peli del corpo di una donna sono un'opportunità per le donne di esercitare la loro abilità di scegliere come vogliono sentirsi, con o senza peli.” La modella parla poi del suo rapporto con la depilazione: “Ci sono giorni in cui mi piace radermi ma ce ne sono altri in cui lasciar crescere i peli sul mio corpo mi fa sentire sexy. Non esiste una risposta giusta o sbagliata, una che mi renda più o meno femminista o una “cattiva femminista”, prendendo in prestito le parole di Roxane Gray. Fintanto che è una mia scelta, ritengo sia sempre quella giusta. Alla fine, l'identità e la sessualità di ciascun individuo dipende da lui e da nessun altro.” Nel suo saggio, Emily Ratajkowski ha affrontato l'annosa questione del “potere sessuale femminile” o meglio, della sua paura. “La nostra cultura ha paura delle donne in generale ma ancor di più dell'innato potere della sessualità femminile. Una donna diventa troppo potente, quindi minacciosa, quando ha coscienza della sua sessualità. Quindi si insiste con il concetto di imbarazzo, si insiste sul fatto che una donna perde di femminilità quando ostenta la sua sessualità.

Emily Ratajkowski ritorna all'episodio del suo arresto a Washington D.C. quando ha protestato per la nomina alla Suprema Corte di Brett Kavanaugh, un uomo in passato di violenze sessuali su una donna. La modella ha ammesso di essersi sentita umiliata dal fatto che la sua protesta fosse stata sminuita dal suo abbigliamento. Molti titoli di giornale di quei giorni si concentrarono proprio sul look della modella e non sui contenuti della sua protesta. Quella volta indossava una canotta e un paio di jeans ma senza reggiseno, fattispecie che rendeva il suo corpo completamente visibile in tutta la sua femminilità. “Anche le donne di sinistra, sebbene abbiano sostenuto la mia protesta, hanno commentato l'assenza di reggiseno. Secondo loro, il fatto che il mio corpo fosse esposto ha screditato me e la mia azione politica. Perché?” Emily Ratajkowski fa poi una considerazione: “Le giovani donne vengono snaturate quando crescono. L'unica cosa che possono fare è preservare la loro libertà di scelta.

Qualunque sia il modo in cui loro vogliono rappresentarsi, da eterosessuali a non identificabili in un genere, resta una loro scelta esclusiva. Date alle donne l'opportunità di essere come desiderano, di avere tutte le sfaccettature che riescono. I preconcetti sono dannosi.”

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