Eroe al tempo dei social con Farhadi che spiazza

Essere eroi al giorno d'oggi, in tempo di social. Ce lo spiega con un grande film Asghar Farhadi, che riscatta il pessimo precedente Tutti lo sanno

Eroe al tempo dei social con Farhadi che spiazza

Essere eroi al giorno d'oggi, in tempo di social. Ce lo spiega con un grande film Asghar Farhadi, che riscatta il pessimo precedente Tutti lo sanno. Chi è l'eroe del titolo, protagonista della storia? L'iraniano Rahim, un uomo che si trova in carcere per via di un debito che non è in grado di saldare. Durante un permesso premio, si incontra con la sua fidanzata che, beata lei, trova per strada una borsa contenente ben diciassette monete d'oro. Provano a venderle, per racimolare la somma da restituire, ma all'ultimo momento Rahim si tira indietro, sostenendo che non è giusto lucrare su quello che è un piccolo tesoro per il suo legittimo proprietario. Decide così di mettere in giro manifestini e numeri di telefono, alla ricerca di chi abbia perso le monete. Si presenta una donna che sembra quella giusta, alla quale viene riconsegnato il tutto. Intanto la notizia del gesto generoso attira l'attenzione dei media e c'è chi vorrebbe dare a Rahim un lavoro, aiutandolo a ripagare il debito. Tutto lineare? Mica tanto, perché Farhadi è abilissimo a mostrarci, su un grande schermo e nella vita, come non tutto sia banalmente o nero o bianco. Inizia a instillare dubbi nello spettatore. Davvero Rahim, dallo sguardo sorridente e da cane bastonato, è questo esempio di onestà che vuol farci credere? Inizia una partita a scacchi tra vero e falso, dove ogni mossa spiazza rispetto alla precedente, lasciandoci perennemente nell'incertezza, mentre l'eroe sprofonda nelle menzogne. Santo o peccatore? Eroe o reietto? Una riflessione sugli atti generosi in tempo di social media. In fondo, un detenuto onesto distrae dai suicidi in carcere e, quindi, val la pena esaltarlo. Se fai una buona azione, però, sei sotto gli occhi di tutti, che ti controllano e si aspettano che tu sia sempre coerente con quanto fatto.

Non puoi permetterti passi falsi, anche perché l'eco di un post o di un tweet, come ti crea così ti può distruggere. Ciò che, in fondo, interessa a Farhadi è mostrare che non sempre torto e ragione stanno da una sola parte. Un film coraggioso, con un protagonista che sembra uscito dalla galleria degli «eroi» di Alberto Sordi.

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