Tra film d'autore e porno brillano (forse) gli italiani

Tante le edizioni (questa è la numero 70) del festival di cinema più vecchio del pianeta che ancora, e giustamente, si chiama Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica e che si svolgerà al Lido dal 28 agosto a 7 settembre 2013. Eccolo, in punti.
Alberto Barbera Il direttore che chiama ancora il cinema la «Settima arte» ma mette sul web in contemporanea streaming i film della sezione Orizzonti. Al contempo a capo anche del Museo del cinema di Torino, Barbera però non è mummificato, il suo è uno sguardo aperto e complesso sulle manifestazioni di cinema tanto da iniziare il suo intervento con queste parole: «Sostengono alcuni che la storia corre, il cinema cammina, i festival segnano il passo». Così, per non rimanere indietro, s'è inventato il progetto di produzione Biennale College Cinema che sostiene, sviluppa e finanzia opere prime. Quest'anno ne verranno proiettate tre.
3D Sia per il fantascientifico film d'apertura, Gravity di Alfonso Cuarón con Sandra Bullock e George Clooney ospiti al Lido, che per il doc di chiusura, Amazonia di Thierry Ragobert.
Concorso Se il festival di Cannes a maggio s'è preso tutti i più grandi maestri del cinema, Venezia ora deve fare di necessità virtù. Ecco allora un concorso colto, cinefilo, sperimentale, fuori formato tra cui però non mancano autori e attori famosi. Come Terry Gilliam e il suo fantascientifico The Zero Theorem con Matt Damon e Christoph Waltz, Stephen Frears e il suo popolare Philomena con Judi Dench, James Franco regista e interprete di Child of God su un uomo che vive in una caverna in Tennessee, David Gordon Green autore di Joe con Nicolas Cage. E poi Scarlett Johansson interprete del fantascientifico Under the Skin di Jonathan Glazer, Dakota Fanning e Jesse Eisenberg nel dramma ambientalista Night Moves di Kelly Reichardt. Senza dimenticare autori del calibro di Amos Gitai, Tsai Ming-liang, Garrel e il grande maestro dell'animazione nipponica Hayao Miyazaki che porterà il suo nuovo (capo)lavoro appena uscito in Giappone The Wind Rises, storia patriottica, di guerra ma anche sentimentale su un ingegnere aeronautico durante la Seconda guerra mondiale.
The Italians In linea con un concorso fuori canone ecco tre film italiani davvero interessanti - almeno sulla carta - come non capitava da una decina d'anni: L'intrepido di Gianni Amelio (peraltro l'ultimo regista italiano a vincere il Leone d'oro nel 1998 con Così ridevano) scritto proprio per Antonio Albanese che esercita il nuovo mestiere del rimpiazzo, ossia di colui che prende, anche solo per qualche ora, il posto di chi si assenta dal posto di lavoro. Secondo film in concorso Via Castellana Bandiera, tratto dall'omonimo romanzo di Emma Dante, nota regista e interprete teatrale, su due donne in automobile che a Palermo finiscono in un budello in direzioni opposte, nessuna delle due però vuole cedere il passo all'altra... Situazioni paradossali che per certi versi troveremo anche nel documentario Sacro GRA di Gianfranco Rosi che per tre anni ha vissuto con un camper sul Grande Raccordo Anulare registrando la vita che si muove ai margini e sulla più grande arteria della Capitale.
Miss Violence «Nei film in concorso non c'è mai una prospettiva positiva né segnali di ottimismo», racconta il direttore. A riprova di questo ecco il greco Miss Violence di Alexandros Avranas che pare abbia sconvolto i selezionatori. I primi 5 minuti del film? Durante una tranquilla cena di famiglia la figlia 14enne si alza e si butta dalla finestra.
Rumsfeld Il lavoro di uno dei più grandi documentaristi viventi, Errol Morris, che ha intervistato il segretario di Stato della Difesa sotto le presidenze di Gerald Ford e di George W. Bush. 35 ore di materiali che sono diventati The Unknown Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld (in concorso), 105 minuti di grande e inedita storia americana contemporanea.
Scandalo (?) Arriva fuori concorso il film maledetto The Canyons con Lindsay Lohan e il divo del porno James Deen. Un dramma ad alto tasso erotico scritto da Bret Easton Ellis e diretto da Paul Schrader (presidente di giuria della sezione Orizzonti).
Venezia Classici Qualcuno scherza - ma neanche tanto - dicendo che è l'unico motivo per andare a Venezia quest'anno. È il programma dei film restaurati con nomi del calibro di Rosi, Rossellini, Visconti, Petri, Friedkin, Renoir, Resnais, Oshima, Kusturica, Ozu, Ford. E poi i documentari sul cinema: Luca Guadagnino su Bertolucci (anche presidente della giuria del concorso), Francesco Miccichè sul padre Lino, Samantha Fuller sul padre Samuel, Scola su Fellini.

Ciak Il mensile diretto da Piera Detassis torna come quotidiano ufficiale della Mostra. Ma a Venezia non si vive di solo film ed ecco, come ogni anno, l'atteso ed esclusivo party il 4 settembre sulla nuova Terrazza Maserati dell'Excelsior per cui è già caccia all'invito.