Fratto9, come reinventare la musica controcorrente

L'etichetta lancia cd in 100-200 copie come quello dei Luminance Ratio

Immaginate di immergervi in una sacca di liquido amniotico e sentire, da lì dentro, i rumori del mondo. Difficile? Potete provarci, ascoltando i Luminance Ratio, dal vivo o nei loro dischi, tutti rigorosamente in vinile. Se vi capita di incontrarli in qualche festival, li riconoscete subito: quattro musicisti accovacciati sul palco, in continuo movimento fra distorsori, riverberi e altri effetti, due di loro imbracciano una chitarra, ma le mani scivolano sulle consolle di effetti, per spostare, aumentare, piegare il suono. Tutto in tempo reale, su un canovaccio prestabilito, con poco spazio per l'improvvisazione.

Un suono a tratti ossessivo, ma che trasporta in una condizione onirica e senza tempo, perfino rilassante. La sua fluidità è la cifra che lo distingue dal «noise». La scena sperimentale italiana è vivacissima e di grande qualità: in Europa è fra le più attive e la sua forza sta proprio nella contaminazione perenne. Certo gli spazi sono pochi, le occasioni di esibirsi limitate ai festival e a qualche locale d'avanguardia. Allora si fa di necessità virtù e si trasforma la nicchia in qualcosa di prezioso ed esclusivo. È l'idea che sembra aver spinto Gianmaria Aprile, musicista e produttore, quando ereditò dallo zio una stanza piena di vinili e vecchie audiocassette, qualcosa come 10mila fra lp, 45 e 78 giri. Jazz, rock, musica sperimentale, brani originali, registrazioni rubate nei migliori club. Una miniera che Gianmaria ha messo a frutto, fondando l'etichetta Fratto9 Under the Sky, che prende il nome da una compilation dello zio Al, giornalista, musicista e grande creativo.
Oggi la Fratto9 (www.fratto9.com) è un esempio vitale della migliore controcultura o cultura underground, italiana. Dicevamo della nicchia che diventa chicca. Eccola: una collana di piccoli dischi in vinile (7 pollici come i vecchi 45 giri), dalla grafica perfetta e curatissima, che raccolgono le ultime sperimentazioni di musicisti di ogni parte del mondo in contatto fra loro.

Il primo è dei Luminance Ratio con l'artista americano Steve Roden, mentre sono di questi giorni l'uscita di un secondo volume, questa volta con l'australiano Oren Ambarchi, chitarrista-guru dell'elettronica e il lavoro di Luca Sigurtà con i Panicsville. Sempre stampati in 100 o 200 copie: poche ma buone.

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