Bello, di successo e pronto ad avere un figlio, anche se non è il momento. In una lunga intervista, Gabriel Garko racconta parte della sua vita privata e ricorda quando venne massacrato sui social per l'aspetto fisico.
Undici film, venti fiction televisive e diverse esperienze teatrali. Dagli anni '90 ad oggi la carriera di Gabriel Garko è ricca di successi. L'attore, nato a Torino ma ormai da anni residente a Zagarolo (Roma), si toglie alcuni sassolini dalle scarpe. Intervistato da Gay.it, il sex simbol per eccellenza ribadisce per l'ennessima volta di non essere omosessuale: "È un altro cliché che vuole che tutti gli attori più belli siano gay - afferma - così come che tutte le belle donne siano delle potenziali mignotte. Mi infastidisce, però, quando un omosessuale si diverte a puntare il dito verso un altro individuo, tacciandolo a tutti i costi di essere gay, come se poi fosse una cosa brutta. Se una persona è risolta, e vive bene la propria sessualità, non avrà mai tutta questa voglia di dispensare etichette qua e là". Garko sa però di non essere amato solo dalle donne: "L'idea di piacere anche agli uomini, però, non mi disturba affatto, credimi. Sono, almeno per quel che mi dicono, un sex symbol e a chi deve piacere un sex symbol se non a tutti?".
L'attore ricorda poi quanto accaduto un anno fa. Dopo una partecipazione a C'è posta per te, Garko venne massacrato sui social network per l'aspetto fisico, a detta di qualcuno aiutato da troppi ritocchini. "Anche se quegli attacchi arrivarono poco prima del Festival, e quella fu l'unica volta dove mi piegarono davvero le gambe. Fino ad allora, venivo attaccato su tutto, ma mai sull'aspetto esteriore.
Era una cosa, forse l'unica, su cui ho sempre pensato di essere inattaccabile". L'attore ha superato quel momento grazie all'aiuto degli amici e ora si dice pronto ad avere un figlio anche se, per il lavoro svolto, non sembra essere il momento giusto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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