Gina Lollobrigida: "Mi sposai per dimenticare uno stupro"

"C’è una cosa che succede a molti attori: i figli non riescono a sostenere la popolarità dei genitori. Io ho sempre avuto un carattere molto forte e lui molto debole. Si è circondato di persone sbagliate. Non ragiona più"

Gina Lollobrigida: "Mi sposai per dimenticare uno stupro"

"Ho avuto una disavventura, come tante donne. C’è stato un disgraziato che si è approfittato di me, un calciatore della Lazio. Mi ha drogata, ero vergine...". Questa una delle confessioni dell'attrice Gina Lollobrigida in un'intervista al Corriere della sera che ha così spiegato il motivo del suo "infelice" matrimonio con Milko Škofič, matrimonio nato proprio per dimenticare lo stupro subito.

Nella sua intervista fatta di ricordi del passato e aspettative per il futuro, la Lollobrigida si racconta come attrice, scultrice e fotografa, svelando di star lavorando a due autobiografie: "...una fotografica e una scritta. Ma non si può pubblicare in tutto il mondo contemporaneamente. Lo farò prima in America e in Russia, alla fine in Italia".

Essere un'attrice è una parte di lei, ma le piacerebbe essere ricordata anche per altre sue doti delle quali non si astiene dal vantarsi: "Nel disegno non mi batte nessuno".

Non ha rimpianti però nell'aver scelto la strada del cinema e con molta schiettezza ha ammesso: "Il cinema è un’arte immediata: fai un film e il giorno dopo ti conoscono in tutto il mondo. Nella scultura e pittura uno è conosciuto dopo 300 anni!".

Tra l'Italia e l'America la Lollo non ha dubbi: "In Americana mi viziavano. I produttori mi facevano sempre un regalo alla fine delle riprese. Mi dicevano: vai da Bulgari e prendi quello che vuoi. In genere brillanti e turchesi, orecchini e spilla. Una volta chiesi una Rolls-Royce come quella della Regina Elisabetta e la ottenni!".

Dopo aver raccontanto qualche aneddoto vissuto sul set, la morte di Tyrone Power durante le riprese di "Salomone e la regina di Saba", i baci infiniti con Yul Brynner: "quando ci baciavamo perdevo la testa, il regista diceva stop e noi continuavamo" e la sua stima per il collega Sean Connery, l'attrice romana concede anche qualche riflessione sulla sua vita familiare, confessando il suo rammarico per il cattivo rapporto con il figlio Milko: "C’è una cosa che succede a molti attori: i figli non riescono a sostenere la popolarità dei genitori. Io ho sempre avuto un carattere molto forte e lui molto debole. Si è circondato di persone sbagliate. Non ragiona più".

Infine su Andrea Piazzolla, il manager indagato per circonvenzione d’incapace dopo la denuncia del figlio, ha dichiarato: "Andrea è la persona cui sono più legata.

È un ragazzo intelligente che non ha bisogno dei miei soldi perché ha i suoi progetti di lavoro e non le sto a dire quali. Mi ha salvato più di una volta e io ringrazio il cielo di avermi dato una persona che mi vuole bene nel vero senso della parola, e questo bene è contraccambiato".

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