Pedro Armocida
Nella guerra stellare ai Golden Globe 2019 tra big della musica, Lady Gaga in A Star Is Born di Bradley Cooper e i Queen in Bohemian Rhapsody di Bryan Singer, come sappiamo hanno vinto questi ultimi anche se, curiosamente, nella categoria miglior film drammatico mentre Rami Malek, nei panni di Freddie Mercury, è stato incoronato miglior attore. Lady Gaga, vestita da fata turchina, non ha fatto la magia e s'è dovuta accontentare del riconoscimento per la miglior canzone (mentre per la colonna sonora di First Man ha vinto Justin Hurwitz). Si rifarà agli Oscar? Molti nutrono dei dubbi. Ma il dato che emerge con forza dalla serata di premiazione dei Golden Globe che, ricordiamolo, sono assegnati dalla stampa straniera di Hollywood, è l'ascesa di Netflix che ha trionfato con ben quatto premi che diventano cinque se consideriamo anche la serie della Bbc Bodyguard. L'affondo di Netflix ha fatto centro in categorie inedite come quella della miglior serie comedy, andata a The Kominsky Method di Chuck Lorre grazie a cui Michael Douglas ha vinto anche come miglior attore, e, soprattutto, al cinema con i due premi - probabile anticamera degli Oscar - a Roma di Alfonso Cuarón, miglior film straniero e miglior regia.
Meno politica dello scorso anno, quando a trionfare sul red carpet è stato il nero delle mise delle paladine del #metoo, la serata di gala è stata condotta da Adam Sandberg e Sandra Oh che ha anche ottenuto un Golden Globe come migliore attrice drammatica per Killing Eve (visibile su TimVision). Molto condivisibili i riconoscimenti a L'assassinio di Gianni Versace (Fox Italia) che ha vinto come miglior miniserie e Darren Cris come migliore attore, e a The Americans (Fox Italia) migliore serie drammatica mentre Sharp Objects (Sky Atlantic), di cui s'è molto parlato, s'è dovuta accontentare del premio a Patricia Clarkson come migliore non protagonista in una serie drammatica.
Giustamente Rachel Brosnhahan ha vinto come migliore attrice in una serie musicale o commedia per The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon).
Un po' a sorpresa sono i tre importanti riconoscimenti andati al film Green Book di Peter Farrelly: miglior sceneggiatura, miglior film musicale o commedia e miglior attore non protagonista (Mahershala Ali). Tra gli attori l'ha spuntata il camaleontico Christian Bale trasformatosi nell'ex vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney in Vice - L'uomo nell'ombra di Adam McKay attualmente nelle sale cinematografiche. Così come è ancora possibile recuperare nei cinema il migliore film di animazione ossia Spider-Man - Un nuovo universo.
Glenn Close è migliore attrice protagonista in un film drammatico (The Wife - Vivere nell'ombra di Björn Runge) e Olivia Colman per la sua interpretazione in La favorita di Yorgos Lanthimos (dal 24 gennaio in sala) anche questo curiosamente inserito nella categoria musical o commedia (stranezze dei Golden Globe). Ma agli Oscar, il prossimo 25 febbraio, rimarrà solo una delle due attrici...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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