I Pooh lo hanno salutato ricordandolo dal palco dell'Unipol Arena di Bologna la sera del 30 dicembre, durante l'ultimo concerto della loro cinquantennale storia: il giorno dopo, lo storico fonico della band, Osiride Gozzi è morto.
Osiride Gozzi aveva 70 anni e da tempo era malato. Il fonico dei Pooh è stato un elemento fondamentale per il gruppo e ora la sua morte è motivo di tristezza per tutti i componenti della band. Osiride e i Pooh sono riusciti a fare la storia, insieme hanno capito l'importanza di portarsi ad ogni concerto il proprio palco, "girare per le città addirittura con un Tir". "Osiride - spiega Red su Facebook - e gli altri nostri tecnici, avevano capito che noi stavamo provando a cambiare qualcosa nel sistema e, con spirito pioniere e combattivo, sono riusciti a superare ogni ostacolo, e a educare, insieme a noi, gli organizzatori di spettacoli italiani, che faticavano a capire, che il concerto che i Pooh volevano fare anche uno spettacolo!".
La tristezza per la morte di Gozzi non si placa e ancora più commuoventi si fanno le parole di Roby Facchinetti: "Ciao caro Osiride, il tuo grande cuore ha smesso di battere la sera del 31 dicembre, sei stato con noi per oltre 25 anni, lavorando con una passione impareggiabile, facendo anche dei miracoli veri quando portare in tournée per l’Italia spettacoli con mega strutture come la nostra era quasi impossibile. Sei sempre stato molto speciale per la tua professionalità e l'amore incondizionato per il tuo lavoro e come noi anche tu hai sacrificato ogni altra cosa.
Hai sempre avuto la capacità di catturare chiunque ti conoscesse anche per pochi minuti grazie alla tua simpatia e la battuta sempre pronta da buon emiliano. Io e la mia famiglia siamo vicini nel dolore alla moglie, ai figli e ai nipoti con un affettuoso abbraccio".
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