"Ha copiato", "Querelato". L'ex ministro Azzolina nel mirino de Le Iene

Filippo Roma e Marco Occhipinti hanno intercettato l'onorevole per chiederle spiegazioni sul presunto plagio, che avrebbe commesso nella stesura delle sue tesi di laurea, ma la Azzolina ha respinto le accuse

"Ha copiato", "Querelato". L'ex ministro Azzolina nel mirino de Le Iene

Ha copiato oppure no? È la domanda che Le Iene hanno posto al linguista Massimo Arcangeli, che ha denunciato il plagio che Lucia Azzolina avrebbe compiuto nella stesura delle sue tre testi di laurea per la scuola di abilitazione all'insegnamento. Il quesito è stato posto da Le Iene anche all'ex ministro, che si è difesa dalle accuse.

Gli inviati Filippo Roma e Marco Occhipinti hanno intercettato Lucia Azzolina per le strade di Roma e hanno provato a indagare sulla questione. "Perché non ha citato le fonti?", ha chiesto a bruciapelo l'inviato de Le Iene, sorprendendo l'onorevole che ha replicato: "Le fonti si citano sempre". Le dichiarazioni rilasciate da Arcangeli, avvalorate da testi e ricerche internet, però, hanno mostrato ben altro.

Il docente e linguista di Cagliari ha mostrato a Filippo Roma come in tutte e tre le tesi realizzate da Lucia Azzolina nella sua carriera universitaria per l'abilitazione all'insegnamento ci sono parti copiate da altri manuali e autori: "Ha copiato circa quaranta brani in tre lavori di tesi, ben 37 passi copiati di sana pianta e mai citati". Arcangeli ha portato ad esempio la tesi finale realizzata dall'ex ministro, nella quale la Azzolina avrebbe copiato il 17% dell'intero lavoro senza mai citare la fonte, cioè il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Da questo testo la Azzolina avrebbe copiato almeno sette estratti e una parte, dedicata al ritardo mentale lieve, sarebbe stata trascritta interamente senza rimetterci mano.

Sin da subito l'ex ministro ha respinto le accuse. "Avete preso un granchio colossale", aveva dichiarato dopo la pubblicazione dell'articolo su Repubblica. Raggiunta da Filippo Roma l'onorevole ha negato, sostenendo di avere querelato il professor Massimo Arcangeli: "Non corrisponde al vero quello che dice. Ho spiegato le definizioni di ritardo che sono riconosciute a livello internazionale". Lucia Azzolina non ha però chiarito le sue ragioni e sottoposta a "interrogazione" dalla Iena ha esitato: "Non ricordo la definizione a memoria, l'ho scritta nel 2009".

Roma ha sottolineato l'importanza di citare le fonti, ma la Azzolina si è difesa parlando di "definizioni scientifiche". Le stesse utilizzate da decine di altri autori e in altre opere - come mostrato nel servizio - ma sempre citando la fonte con note, indicazioni bibliografiche e soprattutto mettendole tra le virgolette. "Io sono onesta, sono orgogliosa e non ho mai copiato, perché il mio sono fatta da sola", ha dichiarato l'ex ministro dell'istruzione, che però non ha replicato alle accuse del Fatto Quotidiano di avere preso alcuni estratti di una tesi scritta da un altro autore riportandoli ancora una volta senza virgolettati né citazione della fonte.

No comment anche sugli errori grammaticali e di sintassi che Arcangeli ha trovato nelle sue tesi. Fino all'affondo finale di Filippo Roma: "L'idea dei banchi a rotelle è stata farina del suo sacco o l'ha copiata". Una nota sarcastica che ha fatto scorrere i titoli di coda.

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