Harry e Meghan sono credibili? Cosa non torna nell'intervista

L’eco dell’intervista di Harry e Meghan, riproposta anche da TV8, non accenna a spegnersi, anche perché ci sono delle incongruenze nelle affermazioni dei Sussex

Harry e Meghan sono credibili? Cosa non torna nell'intervista

Quanto sono credibili Harry e Meghan? Davvero ci sono delle incongruenze nelle affermazioni rilasciate nell’intervista a Oprah Winfrey? La duchessa di Sussex sta solo imitando Lady Diana? Su questi punti i tabloid e gli esperti non si sono risparmiati. Se cerchiamo di essere davvero imparziali e ascoltiamo bene le parole dei Sussex, qualche incongruenza la troviamo. Il principe Harry sostiene che la sua famiglia gli abbia “tagliato i fondi” subito dopo l’annuncio delle dimissioni da membro senior della royal family. Non è così strano che sia accaduto.

La regina Elisabetta ha chiarito fin dall’inizio che non si può essere royal a metà. Tradotto in denaro significa che non si può rinunciare ai doveri, andarsene all’altro capo del mondo e poi pretendere il denaro pubblico. La monarchia non si può dislocare. Il principe Carlo, almeno secondo quanto scrivono i giornali, avrebbe comunque aiutato il figlio pagando l’anticipo della villa di Montecito di tasca propria. Le contraddizioni non finiscono qui. Oprah rimane sorpresa quando Harry e Meghan le comunicano i loro disagi a corte.

Comprende che la duchessa non sia riuscita ad adattarsi, ma ha dei dubbi su Harry che, in fondo, in quell’ambiente è nato e cresciuto. Il duca di Sussex risponde che quella “era l’unica vita che conoscevo”. Da un lato possiamo dare credito a questa affermazione, ma dall’altro suona esagerato. Harry non viveva certo oltrecortina. Veniamo al cuore dell’intervista di Harry e Meghan, cioè i pensieri suicidi della duchessa a causa delle pressioni dei tabloid e del gelido silenzio della royal family. La Markle dice:“A un certo punto non volevo più vivere”, preoccupata anche dalle “minacce di morte” che arrivavano a Harry, a cui sarebbe stato revocato il servizio di sicurezza. Questa revoca rientra nel discorso già fatto, inerente al denaro pubblico.

Per quanto riguarda l’aiuto che i Windsor non avrebbero offerto alla coppia, invece, Meghan si risponde da sola quando, all’inizio dell’intervista, spiega: “Ho sempre fatto quello che mi veniva chiesto di fare, soprattutto nei rapporti con la stampa. Semplice. Bisogna solo rispondere ‘no comment’”. Appunto. La royal family non risponde quasi mai alle polemiche dei giornali. È una linea di condotta che salvaguarda l’aura di intoccabilità della Corona. Harry e Meghan sembrano, a tratti, due ingenui disorientati di fronte alla scoperta che il Palazzo, come ogni ambiente, ha delle regole.

Kate Middleton è riuscita a interiorizzarle (anche lei fu criticata diverse volte), lo stesso vale per Camilla Shand. Prendiamo proprio quest’ultima come esempio. Se le critiche e gli insulti si potessero rivendere, la duchessa di Cornovaglia avrebbe potuto metter su un grande magazzino delle dimensioni di Harrods e diventare miliardaria in sterline, euro e dollari. Eppure è andata avanti, ritagliandosi un ruolo tutto suo. Non ha perso tempo e serenità dietro a una battaglia che non valeva la pena combattere, quella con la stampa, come invece hanno fatto Harry e Meghan. Giorni e mesi che la coppia avrebbe potuto impiegare per dare forma alle loro iniziative umanitarie.

Le accuse di razzismo, il presunto commento su quanto sarebbe stato “scuro” Archie sono un problema grave, che va risolto. Se non ci sono prove, magari difficili da trovare a distanza di tempo, sarà la parola di Harry e Meghan contro quella dell’ignoto colpevole. Infatti, nel comunicato ufficiale, Buckingham Palace parla di “ricostruzioni” che possono “variare”. Non dimentichiamoci la presunzione di innocenza. D’altra parte va messo in conto che ogni giorno gli esseri umani tirano fuori miliardi di stupidaggini più o meno gravi, diverse inqualificabili (chissà se è mai stata fatta una stima). Alcune si assembrano nelle orecchie e nella memoria senza uno straccio di autocertificazione e lì restano per cercare di avvelenarci la vita, ciò che forse stava succedendo a Harry e Meghan. Mai farle ristagnare. A volte basta una replica assestata, altre volte è meglio l’indifferenza. Non serve un’intervista da Oprah.

Meghan Markle come Lady Diana? Dall’eyeliner a un certo modo della duchessa di inclinare di lato la testa, qualche somiglianza l’abbiamo vista. A tal proposito Antonio Caprarica afferma: “Meghan si è riempita gli occhi di nero, esattamente come aveva fatto Diana nel 1995, cerchiandoseli con l’eyeliner. Con la differenza che Diana raccontava una pena e una tragedia vere, mentre qui non si capisce che tragedia stiano raccontando”. Forse, continua il giornalista, entrando nella famiglia reale Meghan Markle avrebbe “scoperto con orrore che quella che l’aspettava era una vita nell’ombra”, in quanto moglie del secondogenito dell’erede al trono. È un’ipotesi che non possiamo né confermare né smentire.

Però se Harry e Meghan sono così devastati dall’esperienza a corte perché, per coerenza, non rinunciano ai titoli di duchi? L’esperta Penny Junor ha chiarito al Sun che il principe Harry “si pentirà” dell’intervista, ma per la famiglia reale “sarà difficile fidarsi ancora” dei Sussex.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica