La visita di Harry e Meghan a Londra, per il Giubileo di Platino della regina Elisabetta, è stata un fallimento su tutta la linea. Il triste ritorno di un principe che sembra sempre di più autoesiliato non solo dal suo Paese, ma perfino da se stesso. Il duca di Sussex appare come una specie di anima tormentata, piena di contraddizioni, divisa tra la famiglia che ancora ama, ma nella quale ha sofferto e un futuro che non ha ancora una direzione chiara.
Due fantasmi a Buckingham Palace
Nessuna uscita sul balcone con la royal family, un’udienza da 15 minuti con la Regina, un appuntamento “frettoloso” con il principe Carlo, nessun contatto con il principe William, né in privato, né in pubblico, niente foto del primo incontro tra Sua Maestà e Lilibet Diana, nessuna dichiarazione o uscita non in programma, niente telecamere di Netflix, una sola celebrazione seguita, a St. Paul, lo scorso 3 giugno, il primo compleanno di Lilibet festeggiato a Frogmore Cottage con i cugini ma nessun membro di spicco dei Windsor. Questa è stata l’agenda, piuttosto desolante e molto limitata, di Harry e Meghan al Giubileo. Per volere della famiglia sono rimasti in disparte, due “fantasmi” che si aggiravano dietro le finestre del Palazzo. Omid Scobie, autore del libro “Finding Freedom”, ribalta la prospettiva, sostenendo che il low profile sia stata una scelta dei Sussex: “…Il principe Harry aveva già parlato con sua nonna riguardo alla possibilità di non partecipare al Trooping The Colour prima dell’annuncio…” e la decisione di “non comparire sul balcone” sarebbe stata presa da “entrambe le parti”. Forse non sapremo mai l’esatta dinamica dei fatti, ma qualcosa non torna nella ricostruzione difensiva di Scobie.
I Windsor fanno muro contro Harry e Meghan
I tabloid ritengono che il principe Harry non si aspettasse un’accoglienza tanto fredda da parte della royal family. Proprio l’indifferenza dei Windsor lo avrebbe spinto a partire, pieno di rabbia, prima della fine del Giubileo. “Penso che…se ne siano andati perché non erano in prima fila…non avevano posti al centro della scena”, ha detto l’esperta Katie Nicholl. Una teoria in netto contrasto con quella, più rassicurante, di Scobie. Per lo storico Hugo Vickers Harry era “depresso” perché tornando a casa ha ritrovato tutto ciò che aveva perso, a partire dai gradi militari. Tutto ciò fa pensare che al principe e a Meghan Markle sia stato imposto il basso profilo, a partire dal divieto d’accesso al balcone di Buckingham Palace. A Closer l’esperto Duncan Larcombe ha rincarato la dose: “Mentre i reali avrebbero fatto fronte comune, ci sarebbe stata, senza dubbio, molta tensione, imbarazzo e diffidenza dietro le quinte”. La stessa “diffidenza” di cui parla il Daily Mail e che avrebbe spinto persino il principe William a evitare un incontro con il fratello.
Mancanza di fiducia
Il principe Harry avrebbe deluso la famiglia. I Windsor non nutrirebbero più alcune fiducia in lui. Una conseguenza del tutto naturale e comprensibile dell’intervista a Oprah e delle dichiarazioni successive del duca. La spaccatura familiare è rimasta ben in evidenza, di fronte al mondo intero, ogni singolo giorno del Giubileo di Platino. Ma non è solo il passato a far paura alla Regina. Il futuro, con il memoir di Harry, si preannuncia alla stregua di un cataclisma per la Corona. Eppure il duca di Sussex, secondo i tabloid, non avrebbe ancora compreso la gravità della situazione e durante le celebrazioni per i 70 anni di regno della nonna sarebbe caduto dalle nuvole, sorprendendosi della gelida diffidenza mostrata nei suoi confronti. “[Il principe è] assolutamente furioso”, ha dichiarato la biografa Angela Levin, continuando: “Credo che sia molto, molto contrariato dal fatto di essere stato assolutamente ignorato. Sente di meritare delle scuse. Ma dovrebbe essere lui a scusarsi. Durante l’intervista a Oprah ha detto che Carlo e William sono intrappolati, che è stato tagliato fuori da suo padre. Non puoi andartene in giro e essere scortese con le persone e poi aspettarti che ti aprano di nuovo i loro cuori”. Le ha fatto eco Duncan Larcombe: “Non credo ci sia stata grande interazione… dato che i royal si chiedono se qualunque cosa diranno finirà in un capitolo del libro di Harry o in un futuro podcast”.
Un gioco di contraddizioni?
Se è vero che il principe Harry ha deciso insieme alla Regina di adottare il basso profilo durante il Giubileo, la sua “furia” per non essere stato al centro dell’attenzione al pari di William e Kate non può essere giustificata. Sarebbe una contraddizione. A meno che i Sussex non abbiano provato a giocare proprio sulle contraddizioni. Ricorderete che ai tempi della Megxit Harry e Meghan hanno fatto della privacy una questione quasi ossessiva, per poi raccontare i retroscena della loro vita a corte in diverse interviste. Non è escluso che abbiano tentato di ripetere lo “schema” al Giubileo: ostentare la discrezione per usarla al momento giusto come una sorta di arma contro i Windsor, in modo da evidenziare la disparità di trattamento rispetto, per esempio, a William e Kate. Solo che stavolta il presunto giochetto non avrebbe funzionato. Il Giubileo era un evento troppo importante per permettere a Harry e Meghan di mettersi in mostra fingendo di rimanere nell’ombra.
Cosa dobbiamo aspettarci dal memoir di Harry?
Nessuno ha capito davvero come il duca di Sussex avrebbe affrontato la stesura del racconto della sua vita. Le opinioni degli esperti sono discordanti e Harry non fa nulla per calmare le acque (anzi, forse la suspence è funzionale alle future vendite). Un insider ha riferito al Mirror: “Le persone ritengono [che Harry] stia mantenendo un basso profilo per rispetto alla famiglia, ma non è così…Se pensano che sarà tenero si sbagliano. Aspettate l’uscita del libro, perché scuoterà la monarchia alle fondamenta”. Katie Nicholl ne è convinta: “Senza dubbio il memoir sarà pieno di rivelazioni intime e scioccanti. Harry non avrebbe ottenuto un anticipo di diversi milioni senza promettere alcuni dettagli privati e succulenti...”. Il giornalista Antonio Caprarica è su questa stessa lunghezza d’onda: “Quello che determinerà il futuro rapporto di Harry con William e tutta la famiglia reale è profondamente legato al contenuto del suo memoriale che uscirà in autunno. Se gli hanno dato 16 milioni di dollari non è certo per la sua simpatia…”. Omid Scobie, come sempre, difende il principe: “Harry vuole focalizzarsi sul suo lato della storia, non sugli altri in maniera negativa. Immagino sarà crudo quando parlerà del lato istituzionale…Ma non è un libro [scritto] per sfogare le frustrazioni…”. Teoria, questa, un po’ troppo vaga. Inutile meravigliarsi se la royal family non si fida.
Il caso “Netflix”
La vicenda che ha visto Netflix bandita dal Giubileo di Platino rimane in gran parte avvolta nell’oscurità. Buckingham Palace avrebbe impedito a una troupe della piattaforma di realizzare video durante le celebrazioni. Non è chiaro se l’idea (da dimostrare) di condurre gli addetti ai lavori del colosso tra le mura del Palazzo sia stata dei Sussex o se questi si siano presentati da soli. Se davvero Netflix sperava di filmare il dietro le quinte delle celebrazioni, viene da chiedersi quale sia la natura del contratto stipulato da Harry e Meghan. I film e i documentari promessi devono essere incentrati sulla royal family, o sulla creatività dei duchi? Finora abbiamo visto ben poco del frutto dei loro interessi, dei grandi temi a loro cari. Addirittura la serie “Pearl” di Meghan sarebbe stata cancellata a causa di un crollo nel numero degli abbonamenti a Netflix. Non è stata la sola subire questa sorte, ma sorge il dubbio che non fosse un’opera così forte da poter attirare spettatori. I Windsor, invece, sono una calamita. Con loro si andrebbe sul sicuro.
Ma la royal family, per ora, preferirebbe osservare lo sviluppo della situazione, del tutto inedita, in cui è coinvolto Harry. Larcombe ha spiegato: “È un territorio inesplorato per i reali, che non hanno mai avuto un [membro della loro famiglia così legato] con i giganti dello streaming o con le case editrici”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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