«Hello Goodbye», la tv verità passa anche dall'aeroporto

Giovanni Terzi

Una bella ragazza aspetta il ritorno del fidanzato dopo venti giorni di lontananza forzata. Intanto, mentre un giovane africano, assieme ad un gruppo di medici di una missione umanitaria, è in procinto di salire sul'aereo per il ritorno a casa dopo l'intervento al cuore, un gruppo di giovani atlete felici sta per raggiungere il luogo dove si terranno i campionati di ginnastica. In un aeroporto le vite si intrecciano in un calidoscopio di emozioni e sentimenti. La prima delle cinque puntate di Hello, Goodbye, format prodotto dalla DueB di Luna Berlusconi, è andata in onda ieri su Real Time confermando un successo europeo straordinario. È la televisione verità, che però indaga con garbo e tatto. Condotta dal giornalista Pablo Trincia, la prima puntata di Hello Goodbye ci vede protagonisti - e non spettatori passivi - di una magnifica «commedia umana» raccontata su note musicali che fanno dell'educazione narrativa la cifra stilistica del programma.

Ognuno di noi si sente parte di un racconto, rievocando magari episodi della propria vita accaduti durante una partenza o attendendo l'arrivo di qualcuno. E la semplicità nasconde in realtà uno sforzo produttivo non indifferente.

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