I pezzi forti del disco sono i blues, tirati, sanguigni e ricchi di pathos, eseguiti con un altro mago della sei corde come Johnny Winter o con la voce calda di Lonnie Youngblood, comunque c'è tanta carne al fuoco in questo Both Sides of the Sky, il nuovo disco di inediti di Jimi Hendrix, ricco di inediti e di collaborazioni del periodo 1968-1970, che la famiglia del grande chitarrista decide di mettere sul mercato insieme alla Sony. Ci sono anche le preziose collaborazioni con Stephen Stills, soprattutto una versione di Woodstock (l'inno scritto da Joni Mitchell e portato al successo da Crosby Stills Nash e Young) cantata da Stills e però dominata dall'organo e dalla batteria che menano la danza. Produttore dell'album è Eddie Kramer (fedele compare di Jimi) e i suoni sono molto coinvolgenti e molto vintage, e sono stati incisi quasi certamente in presa diretta.
L'inedito più prezioso è $20 Fine con la voce di Stills a duettare con la liquida chitarra di Hendrix a ritmo di rock (un rock alla Crosby Stills e Nash). «Sono nato in Georgia 27 anni fa», da accapponare la pelle l'attaco di Georgia Blues con la voce ruvidissima di Youngblood e la chitarra che risponde nota su nota. Poi Jimi si lancia a velocità vertiginosa nel rock -blues psichedelico di Steppin' Stone e in Lover Man che ricorda alcuni dei suoi giri armonici più celebri. Non manca l'omaggio alla tradizione blues - naturalmente rivisitata alla Hendrix - di Mannish Boy, classico di Muddy Waters, e di Things I Used to Do di Freddie King, quest'ultima con il già citato Johnny Winter. Ci sono poi dei brani stumentali che divideranno i fan; alcuni frutto di improvvisazione ma un po' mosci e tirati fuori da qualche oscuro cassetto come Sweet Angel, altri che imitano l'urlo di guerra dei pellirosse, in una cruda sovrapposizione di suoni, come Cherokee Mist.
La notissima Power of Soul della Jimi Hendrix Experience viene rielaborata in una nuova e lunga versione mentre Send My Love to Linda è una ballata d'amore con un incedere atipico ma un buon gioco chitarristico.Dopo tante uscite discutibili comunque un album serio di Jimi Hendrix che, seppur con qualche limite, non può mancare nella discografia dei suoi insaziabili fan.
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