"Vogliamo ucciderci a vicenda": così nasce La notte del giudizio

La notte del giudizio è una pellicola di genere distopico che racconta di un futuro in cui, una volta all'anno, l'omicidio e la violenza diventano legali e necessari. L'idea per il film venne al regista da un episodio personale

"Vogliamo ucciderci a vicenda": così nasce La notte del giudizio

La notte del giudizio è il film che va in onda questa sera alle 00.52 su Italia 1. La pellicola, diretta da James DeMonaco, fa parte del filone della distopia, genere in cui si immagina un futuro prossimo sottomesso a leggi ingiuste che modicano l'esperienza umana, rendendola molto spesso peggiore. Il successo di questo primo film ha portato alla nascita di una vera e propria saga cinematografica.

La trama

Uscito nel 2013, La notte del giudizio immagina un futuro distopico ambientato nel 2022 quando, per cercare di arginare il tasso sempre più crescente e preoccupante di criminalità che ha investito gli Stati Uniti, il governo ha deciso di creare la notte dello Sfogo: dodici ore di oscurità in cui ogni atto criminale, violento e aberrante può essere perpetrato senza alcuna conseguenza legale. Ed è in questo contesto che vive James Sandin (Ethan Hawke), la moglie Mary (Lena Headey) e i due figli adolescenti. La famiglia di James è una famiglia ricca, che può dunque permettersi dei sistemi di sicurezza che permettono loro di vivere in tranquillità la notte dello Sfogo, proprio perché la casa è chiusa ermeticamente. Tuttavia Charlie, uno dei figli di James, decide di disabilitare il sistema di sicurezza per offrire rifugio a una persona che viene inseguita per strada da un gruppo di assassini. La gentilezza del ragazzo, però, si trasformerà in un incubo per la famiglia, dal momento che i criminali non hanno alcuna intenzione di andarsene e dicono a James che uccideranno la sua famiglia se non consegnerà l'ultimo arrivato. Per l'uomo, allora, inizia una vera e propria lotta morale insieme a una guerra per la sopravvivenza.

Ecco come è nato il film

Nella nostra epoca, in cui la violenza continua a crescere in modo inaudito insieme all'indifferenza per il prossimo, La notte del giudizio è un film decisamente attuale. Un discorso, questo, che vale ancora di più se associato al clima politico e sociale degli Stati Uniti, dove il crimine e la violenza sono all'ordine del giorno. Non sorprende, dunque, che il regista James DeMonaco abbia avuto l'ispirazione per il film da un evento capitato nella sua vita reale. Secondo quanto ricostruito dal sito dell'Internet Movie Data Base, James DeMonaco era in viaggio con la moglie sulla superstrada quando, di punto in bianco, un auto guidata da un uomo ubriacato ha tagliato loro la strada, quasi uccidendoli. Dopo che entrambe le macchine si furono fermate, l'automobilista ubriaco non dimostrò alcun segno di rimorso. Questo atteggiamento spinse il futuro regista de La notte del giudizio a perdere le staffe e a dare inizio a una rissa che venne poi fermata dall'intervento tempestivo delle forze dell'ordine. Quando fu tutto finito, la moglie del regista si voltò verso di lui e gli disse quanto sarebbe stato bello avere la possibilità di commettere un omicidio una volta l'anno, senza ripercussioni o conseguenze legali. James DeMonaco, che considerava la moglie una donna molto dolce, rimase colpito da questa affermazione e l'idea rimase a ronzargli nel cervello.

A quel punto James DeMonaco ha cominciato a ragionare sull'idea del film, riflettendo anche sulla paura che ha delle armi da fuoco. Secondo IMDB il regista de La notte del giudizio avrebbe asserito che gli antagonisti tradizionali fanno meno paura, oggi, di gente qualunque che impugna un'arma e che può potenzialmente fare un massacro. Questa riflessione lo ha spinto a ragionare anche sullo status quo degli Stati Uniti e dell'America in generale. E a quel punto il regista ha affermato: "Ho paura per l'America. Penso che questo tipo di cinismo abbia finito per filtrare nel film. [...] Non abbiamo più bisogno di vampiri o fantasmi, perché ci stiamo uccidendo a vicenda, l'un l'altro.

" Per dimostrare che l'unico vero antagonista dell'essere umano è l'essere umano stesso, James DeMonaco ha scelto di trarre ispirazione per alcuni dei suoi villain dai membri della Famiglia di Charles Manson, la setta che si è resa responsabile anche dell'omicidio di Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, diventata figura centrale dell'ultimo film di Quentin Tarantino.

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