Sono trascorsi quasi 50 anni da quando Charles Manson e la Manson Family sconvolsero Los Angeles e il mondo intero, in due notti di eccidi.
Il 9 e il 10 agosto 1969 infatti ci furono rispettivamente il massacro di Cielo Drive e poi l’omicidio di Leno e Rosemary LaBianca. La figura di Manson è diventata ricorrente nel cinema e nella tv negli ultimi anni: è stato interpretato da Evan Peters nella settima stagione di “American Horror Story”, nonché impersonato da Damon Herriman nell’ultimo film di Quentin Tarantino, “C’era una volta a Hollywood”, in cui c’è anche Margot Robbie nel ruolo di Sharon Tate. Ancora, sarà “presente” nella seconda stagione di “Mindhunter”, che sarà rilasciata da Netflix il 16 agosto. Ma cosa accadde in quelle due notti di 50 anni fa? Itv ha ricostruito vittime, carnefici e personaggi chiave.
La vittima più celebre è sicuramente Sharon Tate, 26 anni, astro nascente del cinema e moglie di Roman Polanski al nono mese di gravidanza. Attaccata dalla Manson Family nella sua villa di Cielo Drive, mentre il marito era lontano per lavoro, chiese agli assassini di risparmiare il bambino che aveva in grembo. Polanski affermò di aver impiegato moltissimo tempo per riprendersi dal dolore di entrambe le perdite. Oggi, la madre e la sorella di Tate si battono per la giustizia alle vittime di questi massacri e alle loro famiglie.
Tate, la sera del massacro, aveva ospitato degli amici a cena: il parrucchiere dei divi Jay Sebring - ex fidanzato dell’attrice, che supplicò gli assassini di risparmiarla ma fu colpito da proiettili, preso a calci in faccia e pugnalato più volte - l’aspirante sceneggiatore polacco Wojciech Frykowski e la sua ragazza, l’erede di un impero del caffè Abigail Folger, il primo pugnalato oltre 50 volte e colpito da proiettili, la seconda pugnalata 28 volte sul prato di casa dopo che era riuscita a fuggire. Infine, passava da lì per caso il neodiplomato Steve Parent, che stava tornando a casa dopo essere andato a trovare l’amico William Garretson, che viveva nella dependance della villa di Cielo Drive: fu anche lui colpito a morte con una pistola.
Il giorno dopo, Charles Manson e la Family scelsero a caso un’altra villa: fu quella degli imprenditori Leno e Rosemary LaBianca. Furono legati e Manson ordinò ai suoi seguaci di ucciderli prima di lasciare l'abitazione.
Manson non fu in effetti propriamente un esecutore materiale di questi eccidi, ma ordinò di compierli, nel caso dei coniugi LaBianca alla propria presenza. Entrato e uscito di prigione fin da giovanissimo, Manson era diventato una specie di filosofo e guru attorno al quale si riunirono ben presto adolescenti in fuga da casa e persone tanto deboli da aderire a quella che, se non formalmente, rappresentava comunque una vera e propria setta. Avrebbe voluto scatenare una guerra, razziale e di classe, dicendo di essere ispirato al brano dei Beatles “Helter Skelter”. In carcere fino al 2017, anno in cui è morto, Manson si è al tempo stesso vantato degli omicidi e ha smentito un suo coinvolgimento.
Tra gli esecutori materiali ci fu invece Susan Atkins, che fu coinvolta in entrambi gli eccidi. Era diventata una ballerina esotica, dopo essere scappata da casa. Atkins, dopo aver negato il coinvolgimento, confessò a una compagna di cella: durante il processo disse di essere stata sotto acido durante gli omicidi e di non ricordare quante volte abbia pugnalato Tate, mentre l’attrice la pregava di risparmiarla. Denunciò poi Manson per avere la condizionale, ma morì di cancro in prigione nel 2009.
Leslie Van Houten era una cheerleader al liceo, traumatizzata per il divorzio dei genitori quando aveva a 14 anni e per l’aborto forzato cui la costrinse sua madre da adolescente, che poi seppellì il feto nel cortile di casa. Prese parte solo all’omicidio dei coniugi LaBianca: tenne una federa sulla testa di Rosemary mentre gli altri la pugnalavano. È ancora in carcere, ma ha preso una laurea e un master e lavora per la riabilitazione dei detenuti.
Patricia Krenwinkel era invece una giovane segretaria che si era innamorata di Manson, ma aveva cercato di scappare quando ha capito che il loro non sarebbe stato un rapporto esclusivo. I seguaci della Family l’avevano catturata e drogata per farla restare. Ha pugnalato ripetutamente Folger e poi il giorno dopo Leno LaBianca, arrivando a scrivere “Pig” ed “Helter Skelter” sui muri della villa con il sangue della vittima. Anche lei è ancora in galera.
Charles Watson conobbe Manson dai Beach Boys - il “capofamiglia” era infatti un aspirante artista musicale. Watson guidò i seguaci di Manson a Cielo Drive dove sparò a Parent, e partecipò anche al massacro immediatamente successivo. Ha scritto numerosi libri in cui dice di non essere più un pericolo per nessuno, ma è ancora in carcere.
L’unica della Family che è in libertà è Linda Kasabian, che oggi ha cambiato nome, ma allora fece il palo durante gli eccidi. È libera dopo essere stata testimone chiave ai processi.
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