Se l’amore non conosce bandiere politiche il porno sì. Fintantoché che i canali internet pornografici sono diventati il luogo dove raccogliere un'altra consistente fetta di manifestanti, attraverso l’escamotage del blocco delle trasmissioni pornografiche.
Le giornate di protesta a Hong Kong non accennano a terminare; anzi per incentivare nuovi contestatori si è optato addirittura per il blocco dei i siti porno. Con il blocco si spingerebbero possibili dissidenti a uscire dalla loro stanza e a unirsi al corposo corteo di centinaia di migliaia di persone che in questi giorni è sceso in piazza per protestate contro il progetto di legge sull’estradizione in Cina.
I manifestanti di questi giorni hanno comunque ottenuto un primissimo risultato: dopo la discesa in piazza di più di più di due milioni di persone, la legge sull'estradizione verso la Cina è stata sospesa, ma le frange più ostinate di manifestanti non intendono comunque ritirarsi, anzi alzano la posta chiedendo, addirittura, le dimissioni del nuovo governo Cinese. Per questa ragione è diventato necessario che si incrementi anche il numero dei contestatori e allora c’è chi ha proposto di optare per l’oscuramento dei siti pornografici e perciò smettere di tenere attaccata allo schermo molte persone.
A dare la notizia è il giornale online TPI News e riguarderebbe, nello specifico, alcuni siti prono per adulti come: AV01 e ThisAV che, mossi da un interesse politico più che meramente economico e ludico, hanno dato il contributo chiedendo di bloccare provocatoriamente delle trasmissioni e inviando messaggi motivazionali e di impegno civile per coinvolgere l’accesso ai loro portali di video per spingere
le persone a riversarsi in piazza.Secondo gli analisti che non sanno ancora come finirà sono convinti all’unisono che questa che si sta svolgendo in questi giorni è una delle più grandi proteste della storia di Hong Kong.
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