"I miei figli sono morti, tu puoi ucciderti ma...": la rinascita di Lory Del Santo

Tra gioie e dolori passando per esperienze di vita, abbiamo intervistato Lory Del Santo: ecco cosa ci ha raccontato

"I miei figli sono morti, tu puoi ucciderti ma...": la rinascita di Lory Del Santo

Dai suoi esordi come valletta al Festivalbar nel 1975 a oggi di tempo ne è passato, ma Lory Del Santo, 63 primavere, continua a mantenere una curiosità verso qualsiasi cosa, come se fosse ancora l'inizio della sua avventura lavorativa. "Se nella vita non si hanno progetti, vuol dire che si è vicini alla morte. Sto cercando un'idea che mi faccia rinascere, che possa alimentare la mia eccitazione mentale ", ci dice.

Intanto nel suo libro "La felicità come optional" (Giraldi editore) che lei definisce "un'autobiografia dei pensieri", racconta storie e momenti della sua vita sin dall’infanzia, ripercorre gioie e dolori, e ci rende partecipi delle sue riflessioni sull’amore, il successo, il sesso. Tutto volutamente senza un ordine cronologico prestabilito e, talvolta, mantenendo un certo mistero su personaggi e luoghi.

Partiamo dal titolo, perché un optional?

"Perché la felicità è a disposizione di tutti ma va interpretata e capita per conquistarla. Ci sono persone che hanno denaro, salute, lavoro eppure sono infelici. A noi il compito di scegliere, per questo è un optional, come quelli per le auto".

Quanto la scrittura è terapeutica?

"Credo che sia una predisposizione, ci sono persone che non riescono a scrivere più di una riga. Non credo sia un atto terapeutico, ma più un atto egoistico, una voglia di farsi ricordare, di ricordare a noi stessi la potenza del nostro pensiero. Si scrive per se stessi, poi è chiaro che se uno ha grande talento può farci i soldi".

Scrive che la bellezza dovrebbe essere eterna. Lei è ancora molto bella, cosa fa per tenersi in forma?

"Ci vuole un'operazione di prevenzione. Arrivare a una certa età e domandarsi cosa si può fare è sbagliato, perché a quel punto resta solo la chirurgia. Ma se s'inizia attorno ai sedici anni a valorizzare questo patrimonio che è il nostro corpo, ecco che i risultati arrivano. La pelle è più idratata e giovane, le rughe sono meno pronunciate, il fisico è più atletico. Bisogna avere un filo conduttore per tutta la vita, essere sportivi sempre, non mangiare cose troppo elaborate, tipo salse. Il trucco è fondamentale ma è come lavare ogni giorno un panno, a forza di lavarlo si fanno i buchi. Occorre truccarsi solo in determinate occasioni e lasciare respirare la pelle negli altri giorni. Non usare troppi detergenti, ma alternare le docciature con sola acqua. Questi i miei semplici consigli".

Le è capitato di ricevere commenti pesanti sui social?

"Mi capita spesso ma blocco subito i follower che esagerano e devono rifarsi un nuovo account se poi vogliono continuare. Però se ricevo trenta complimenti e due insulti, la bilancia pende sempre verso il meglio".

Ha dichiarato che sua madre spesso non ha approvato le sue aspirazioni. Come avrebbe voluto il rapporto con lei?

"Sicuramente più di fiducia, quella che è mancata. Lei non credeva al fatto che potessi fare qualcosa da sola. Eppure lei ha fatto tutto da sola, perché è rimasta vedova molto presto, ma appartiene a quella generazione per cui la donna deve trovare un uomo per sistemarsi".

Lei è stata una mamma che ha sofferto molto per la perdita dei suoi figli, come si fa a "sopravvivere" a qualcosa di così innaturale?

"È proprio questa la felicità come optional. Tu hai l'opzione di ucciderti, perché non c'è alternativa per sfuggire alla morsa del dolore, oppure di aumentare il valore del capitale che è rimasto. Come ho fatto io. La vita è unica e per questo devo provare a farla durare il più a lungo possibile, con tutto quello che include, anche il dolore.

Tra le righe del suo libro si legge "Mi piacerebbe poter scrivere di tutti gli amanti che ho avuto, anche se molti di loro non farebbero una bellissima figura". In che senso?

"Non parlo ovviamente solo di prestazioni sessuali, ma del modo come trattano la donna, vogliono una donna oggetto".

Vive con un uomo più giovane di lei, Marco Cucolo, 30 anni. C'è qualche volta in cui le pesa la differenza di età?

"Non credo al concetto che la differenza di età non conti. Conta eccome, solo che ci sono dei momenti dove non si sente.

Certo ci sono degli impulsi che con il passare degli anni non sono più gli stessi e allora può pesare. Quel momento per me non è ancora arrivato, ma sospetto che sarà ancora per pochi anni (e ride, ndr). Tuttavia non sono preoccupata, ognuno deve fare la sua vita, con i propri tempi".

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