Una crisi, quasi lo scioglimento, poi il ritorno. È successo ai Negramaro. In un'epoca in cui la fuga di notizie è quotidiana, stupisce il fatto che nessuno si sia accorto di niente. E, invece, è andata proprio così. Il nuovo lavoro, "Amore che torni", è una rinascita dopo un periodo buio in cui si è rischiato che, per il gruppo, non esistesse un domani. Per fortuna, il domani c'è ed è anche luminoso. La band però ha deciso di non tenere nascoste le proprie zone d'ombra e, presentando il disco, fa coming out. "Ci siamo sfanculati", raccontano con una franchezza che quasi impressiona, non usando mezzi termini: "È stata una crisi seria. La parola giusta è "scioglimento". Ci siamo sciolti per un paio di mesi". Perché raccontarlo ora, passati indenni dai pettegolezzi? "Credevamo fosse giusto - risponde Giuliano Sangiorgi - visto che il nostro presente è così solare e che da quel momento ne è uscita una cosa bella. In qualche modo la storia di ognuno è un esempio per qualcun altro". Non è dato sapere esattamente da cosa sia nata la crisi. Giuliano parla di un "giorno del patatrac", che lascia immaginare una bella litigata, ma tutti e sei parlano di "un momento di cambiamento totale", in cui bastava una piccola cosa per far scattare il finimondo. E quel finimondo c'è stato. Sangiorgi è partito, è andato a New York. Lì, Giuliano si è sentito "devastato", "solo", "fuori luogo".
"Mi sono accorto - racconta - che avevo il terrore che non tornassimo più insieme, l'horror vacui. Non pensavo più alla musica". E' bastato poco, però, a ricucire lo strappo. Una cena fra Giuliano e Andrea, l'ascolto di una canzone nuova, un abbraccio. Se la crisi è stata a novembre-dicembre dello scorso anno e a 12 mesi di distanza ne esce un album come 'Amore che tornì, allora ben vengano le crisi. "Ci siamo accorti che potrebbe anche finire la musica, ma non finirà mai la nostra storia. Abbiamo iniziato in una cantina due metri per tre e vogliamo continuare a raccontare questa trasformazione". E infatti, da quella cantina, i Negramaro sono arrivati agli stadi. Sei, in tutto, in cui si esibiranno la prossima estate: il 24 giugno a Lignano, il 27 a San Siro, il 30 all'Olimpico di Roma, il 5 luglio a Pescara, l'8 a Messina e il 13 a Lecce.
E se si pensa che Giuliano ha seriamente creduto che i Negramaro non sarebbero più esistiti, senza però mai riflettere su una carriera solista perché per lui "la musica è condivisione", questa è davvero una storia incredibile. "Un nuovo inizio", che sono poi le parole con cui si chiude l'album.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.