Dopo le minacce di morte via sms, Matteo Viviani tra gli inviati di punta de Le Iene ha deciso di parlare in un'intervista a Visto: "Chi si nasconde nell'anonimato è un vile. Il mio lavoro non cambia e continuo con tutte le inchieste che ho in corso". Poi Viviani spiega meglio cosa è successo quando ha ricevuto le minacce di morte: "Qualche settimana fa alle 10.20 del mattino, ho ricevuto un messaggio anonimo sul mio telefonino scritto in un italiano improbabile e mi si intimava di non anadre avanti con un servizio altrimenti avrei rischiato di morire". Fin qui i fatti, poi Viviani parla dei suoi sospetti su chi potrebbe celarsi dietro quel messaggio anonimo. "Forse l'unico servizio che avrei potuto interrompere e che sarebbe stato mandato in onda la sera stessa era la seconda parte dell'inchiesta scottante sui frati cappuccini minori di San Giovanni Rotondo".
E ancora: "Ma sottolineo il forse. Quel giovedì abbiamo raccontato la loro vita lussuosa.
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