Chi vince i talent show si ritrova con un contratto discografico milionario in tasca e sul palco di Sanremo. Ma chi arriva secondo, terzo, quarto eccetera? E le migliaia di cantanti e band che cercano di sfondare in un mercato sempre più asfittico?
A loro pensa Interludio, società nata nel 2011 (il cui motto è «we built your dreams», ovvero costruiamo i vostri sogni) che fornisce agli aspiranti artisti un servizio completo. «Diamo un servizio unico nel suo genere ai giovani che non sanno come muovere i primi passi sul mercato musicale - dice l'Amministratore Delegato Vincenzo Basirico - fornendo loro un supporto di pubbliche relazioni e marketing ma anche, con un team di autori, musicisti e compositori di primo livello, scrivendo addirittura i brani per loro, le musiche, gli arrangiamenti e la distribuzione in tutto il mondo tramite le piattaforme come Amazon e Youtube. L'artista paga i servizi professionali ma a lui resta il cento per cento dei guadagni ottenuti con i dischi e i concerti. Una buona proposta visto che le case discografiche per i primi due anni non danno niente e poi pagano una piccola percentuale. Insomma abbiamo creato la casa dell'artista, dato che tanti talenti inespressi non sanno dove sbattere la testa. Chi vuol fare il professionista in questo mondo è penalizzato; sarebbe come se un avvocato, per aprire il suo studio, dovesse pagare il 92 per cento del guadagno all'ordine degli avvocati».
Un altro servizio di cui Interludio va particolarmente fiera è la piattaforma «Artist Board» in cinque lingue, pensata per il mercato europeo, dove gli artisti mettono la loro musica, gli articoli di giornale, le date dei tour e la relativa vendita dei biglietti. «All'interno di Artist Board - precisa Basirico - gli artisti scrivono un post che viene sparato direttamente su Facebook, twitter ecc, mentre la discografia va direttamente su Youtube».
Se i talent hanno lanciato star come Valerio Scanu e Emma Marrone, Interludio vanta le doti di Chriss Deem, con centinaia di migliaia di visualizzazioni su Youtube o dei Tu Dipp che interpretano una cover folk della Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli. «Vogliamo dare spazio a tutti, dalla classica al rock, per evitare che pochi decidano ciò che si deve o non si deve ascoltare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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