Io vi troverò, il film che spinse gli americani a odiare l'Europa

Io vi troverò è un film d'azione con Liam Neeson che fu un grande successo al botteghino e portò anche alla nascita di un pregiudizio nel pubblico statunitense

Io vi troverò, il film che spinse gli americani a odiare l'Europa

Io vi troverò è il film di Pierre Morel con Liam Neeson che andrà in onda questa sera su Italia 1 alle 21.20. Si tratta di un film d'azione, incentrato sul rapporto tra un padre e una figlia: il successo della pellicola è stato tale che ha portato alla nascita di una vera e propria saga cinematografica in cui Liam Neeson ha sempre ripreso il ruolo dell'uomo d'azione che non permette ingiustizie e soprattutto è pronto a vendicare chiunque pensi di poter fare male ai componenti della sua famiglia.

Io vi troverò, la trama

Bryan Mills (Liam Neeson) è un ex agente segreto della CIA, un esperto di arti marziali e di uso delle armi, che sembra aver appeso al chiodo la sua carriera, accettando di andare in pensione. Eroe in ambito lavorativo, Bryan non ha avuto altrettanto successo nella vita privata e sentimentale. Ha infatti divorziato dalla moglie (Famke Janssen) e solo raramente vede sua figlia Kim (Maggie Grace). Dal momento che è ancora minorenne, Kim ha bisogno anche del permesso paterno per poter lasciare gli Stati Uniti e viaggiare verso Parigi con l'amica Amanda, che è appena maggiorenne. Bryan non è entusiasta dell'idea della figlia dall'altra parte del mondo, da sola, ma alla fine Kim riesce a convincerlo a darle il permesso.

Tuttavia la vacanza che la ragazza aveva sognato non avrà mai luogo: arrivate nel capoluogo francese, Kim e Amanda vengono rapite. Per una mera questione di fortuna, Kim riesce ad avvisare il padre di quello che sta accadendo e prima di essere portata via elenca a Bryan alcuni dettagli che potrebbero risultare utili per ritrovarla. A quel punto per l'ex agente della CIA non c'è altra scelta che prendere un aereo, dirigersi a Parigi e trovare coloro che hanno rapito sua figlia.

Il pregiudizio contro l'Europa e la Francia

Io vi troverò è stato un vero e proprio successo al botteghino: merito di questo successo è senza dubbio una trama e un ritmo che permettono allo spettatore di rimanere incollato allo schermo e di entrare in empatia con il personaggio di Liam Neeson nei panni di un padre pronto a tutto per salvare la propria figlia contro un'organizzazione criminale. Come racconta IMDB, Liam Neeson ha affrontato in modo estremamente professionale il ruolo che gli era stato affidato. Passò quattro mesi a Parigi a studiare karate per avere la possibilità di rendere credibile un ruolo che, nell'arco della sua carriera, non era abituato a ricoprire. Sebbene oggi si è abituati a pensare a Liam Neeson come un eroe da film d'azione, prima di Io vi troverò l'attore irlandese era abituato a un altro tipo di pellicola. Sempre per inseguire questo bisogno di verosimiglianza e di vicinanza con il personaggio di Bryan, Liam Neeson si è allenato con un soldato della Special Air Service, imparando sia tecniche di combattimento sia a tenere e ad usare le armi da fuoco.

L'interpretazione di Liam Neeson fu senza dubbio uno degli elementi più riusciti del film e la verosimiglianza di Io vi troverò fu tale che, negli Stati Uniti, esplose un vero e proprio pregiudizio ai danni dell'Europa e, più nello specifico, della Francia. A raccontare questo inaspettato risvolto del successo del film fu proprio Liam Neeson in alcune interviste riportate dal sito dell'Internet Movie Data Base. L'attore, infatti, spiegò che uno dei più grandi equivoci legati a Io vi troverò fu la convinzione, da parte del pubblico statunitense, che l'Europa in generale e la Francia in particolare fossero luoghi dove le ragazze molto giovani correvano perpetuamente il rischio di venire rapite per diventare oggetto di un traffico umano.

L'attore raccontò che molto spesso veniva fermato da genitori preoccupati che lo ringraziavano per averli messi in guardia riguardo il pericolo rappresentato dai viaggi in Europa, sottolineando che non avrebbero mai più permesso alle figlie di andare in vacanza in Francia. Liam Neeson si è sempre preso il tempo necessario a spiegare che il pericolo mostrato nel film era finzione, un'esagerazione messa in atto per realizzare un film, sottolineando come i genitori americani dovrebbero permettere più spesso ai figli di viaggiare fuori dagli Stati Uniti.

Come riportato da News.com l'attore scrisse una lettera aperta in cui si legge: "Sono scioccato. È tutta finzione. So che certe cose possono accadere nella vita, ma è comunque una finzione. I film di Taken - questo il titolo originale del film - "sono opere di finzione".

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