Jeffrey Epstein, medico forense rivela: "Ecco la prova che è stato assassinato"

Torna a farsi predominante l'ipotesi di omicidio nel caso Epstein. Dopo l'archiviazione per suicidio, un medico legale della famiglia ha portato in televisione le prove che dimostrerebbero che l'imprenditore accusato di abusi sessuali sarebbe stato assassinato

Jeffrey Epstein, medico forense rivela: "Ecco la prova che è stato assassinato"

"Gli occhi di Jeffrey Epstein avevano i capillari scoppiati, il che prova che è stato assassinato", così il dottor Michael Baden ha riacceso i riflettori su uno dei casi giudiziari più eclatanti degli ultimi anni e che ha coinvolto direttamente uno degli esponenti della famiglia reale, il principe Andrea. Secondo il medico forense non si sarebbe dunque trattato di suicidio ma bensì di omicidio. Il dottor Balden era presente all’autopsia sul cadavere del magnate Jeffrey Epstein e, durante una puntata della trasmissione del "Dr Oz", ha mostrato le prove che confermerebbero che Epstein è stato assassinato.

L’imprenditore americano Jeffrey Epstein è stato arrestato nel luglio del 2019 con l’accusa di abusi sessuali e traffico internazionale di bambini. Nello scandalo sessuale finì anche il terzogenito della regina Elisabetta, il principe Andrea, storico amico del magnate americano e anche lui accusato di abusi sessuali su una minorenne. Imprigionato nel carcere Metropolitan Correctional Center di New York, Jeffrey Epstein è stato trovato morto impiccato nella cella un mese dopo l’arresto, mentre era in attesa di giudizio.

Oggi, in seguito alle dichiarazioni del medico forense Michael Baden, torna a farsi predominante l’ipotesi dell’omicidio. Come riporta il Mirror , Balden ha mostrato alla televisione americana le prove che dimostrerebbero l’omicidio per strangolamento. A suggerire questo epilogo sono i capillari scoppiati all’interno degli occhi, che sarebbero una diretta conseguenza dello strangolamento manuale. Il patologo forense, che era presente al momento dell'autopsia su Epstein, ha esaminato le foto nel programma americano "Dr Oz" spiegando: "In un’impiccagione le arterie, i vasi sanguigni e le vene sono intasate e la persona è pallida. Il viso è pallido. Ti soffoca, non c'è sangue che sale. Con uno strangolamento invece c'è una forte pressione che provoca la rottura dei capillari come nel caso di Epstein". Non solo. Anche il pallore delle gambe di Jeffrey Epstein dopo il decesso non sarebbero da associare al suicidio: "Il sangue si deposita dopo la morte. La cosiddetta lividità, se tu pendi, va nella parte inferiore delle gambe che dovrebbero essere marroni viola, ma queste non lo sono".

Il dottor Baden è stato assunto da Mark Epstein, fratello di Jeffrey, per mettere in discussione l’archiviazione per suicidio, ma non è l’unico ad aver messo in dubbio la tragica fine dell’imprenditore.

Anche l’ex sindaco di New Yor, Rudolph Giuliani, l’attuale primo cittadino Bill de Blasio e Laurence Tribe, professore di legge di Harvard, credono tutti che dietro la sua morte ci sia ben altro. Tutto mentre spuntano nuove rivelazioni, da altre donne coinvolte negli abusi, che coinvolgerebbero per l'ennesima volta il principe Andrea.

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