"Da quasi 45 giorni non tocco un goccio, ma non è facile". Sono le prime parole di Junior Cally dopo le dimissioni dal rehab, dove è stato ricoverato nelle ultime settimane. Il rapper di Focene si era rinchiuso in una clinica riabilitativa per combattere la dipendenza dall'alcol e dal sesso e oggi, in un'intervista al Corriere della sera, parla della sua battaglia e di come il sesso compulsivo abbia dominato il suo ultimo anno di vita.
Il 15 luglio scorso Junior Cally si è preso una pausa dalla scena social. Il rapper 30enne ha cancellato tutti i suoi post Instagram, congedandosi dai suoi follower con un messaggio di arrivederci: "Ho deciso di fermarmi prima che sia troppo tardi, ho scelto la vita e ho deciso di respirare e di pensare alla mia salute mentale e non". Nel lungo post Cally ha spiegato di essere affetto dal disturbo ossessivo compulsivo, che lo ha portato ad affogare i suoi problemi nell'alcol e nel sesso. "Il sesso è diventato una malattia, una dipendenza da curare, perché anche quello è diventato compulsivo, incontrollabile, irrefrenabile", ha raccontato il rapper prima di rinchiudersi in un rehab in Toscana, dove si è sottoposto a sedute di psicoanalisi, meditazione e yoga.
A distanza di oltre un mese, Junior Cally è tornato alla sua vita e nell'intervista al Corriere ha raccontato degli anni bui dell'adolescenza, quando gli fu diagnosticata per errore una leucemia, che gli ha lasciato addosso "la paura di morire". Il rapper ha svelato di aver avuto un tracollo subito dopo il Festival del 2020: "Tante cose brutte di questi due anni sono figlie di quel Sanremo. Mi hanno demonizzato". Le sue canzoni sessiste, le maschere indossate per nascondersi e la canzone "No, grazie", palesemente contro Salvini, scatenarono un vero e proprio caso, portandolo sull'orlo dell'esclusione dalla kermesse. Una situazione che lo ha portato alla deriva tra alcol e sesso compulsivo: "C'entrava l'alcol: la sera, vai a letto con una; il giorno dopo, conosci un'altra a pranzo e pure ci vai a letto... Sono andato avanti così per quasi un anno. A primavera, con lo psicologo, mi sono detto: perché devo cercare conferme col sesso? Non mi serve questo scudo da rockstar".
Nonostante la disintossicazione in rehab, l'ultimo singolo di Junior Cally non si discosta da quei mesi bui. Nel video del suo ultimo brano, "Come Monet", Antonio Signore - questo il suo vero nome - fa sesso con più donne e con mogli di politici e calciatori. Quasi una trasposizione della sua vita prima del ricovero, ha spiegato lui: "Era così. Rappresenta i tre mesi più sessualmente densi, peggiori. Mi dicevo: devo essere il primo, è sposata, ma vuole me. Di spiegazioni ce ne sono tante.
A Focene, ero sempre il diverso, lo sfigato che voleva fare rap e nessuno ci credeva". La voglia di emergere e diventare qualcuno, però, lo hanno portato in alto, ma reggere la pressione mediatica non è da tutti e lui sembra averne pagato le conseguenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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