"Ho fatto quello che voleva lui". L’aveva promesso al suo compagno Pietro Taricone e ha mantenuto la parola. Kasia Smutniak ha costruito una scuola a Ghemi, vicino a Kathmandu. "La mia storia con il Nepal - racconta a Grazia - è cominciata 15 anni fa, in un piccolo villaggio chiamato Kagbeni, nel bel mezzo dell’Himalaya. Ne ho fatti tanti di viaggi nella mia vita, alcuni per lavoro, altri per puro piacere. Non sapevo che uno di questi mi avrebbe segnato per sempre e di certo non potevo immaginare che un giorno, molti anni dopo, sarei tornata proprio lì, con una promessa e un sogno da realizzare".
E agginge: "Con Pietro siamo stati una volta sola nel Mustang e non ci è voluto molto per innamorarsi di quel posto, della sua cultura e della sua gente. Tutto è cominciato un giorno che è tornato a casa urlando: "Andiamo in Mustang!". Non so dove ne avesse sentito parlare, forse leggendo un libro, un articolo o semplicemente guardando la rivista National Geographic. Mi sono fatta contagiare dalla sua voglia di avventura e presto siamo partiti per esplorare l’antico Regno di Lo". E ancora: "Abbiamo trascorso un mese nel Mustang ospitati dalla famiglia di Tenzin e Pema. Non hanno voluto in cambio nulla, neanche un centesimo. Mi ricordo il nostro addio, all’alba, dove piangendo ho regalato a Pema una cosa a cui tenevo molto, una piccola croce di poco valore, ma per me molto importante e ho visto le lacrime scendere sul viso della mia nuova amica, e ho sentito che aveva capito. Sapevo che non l’avrei rivista presto. Pietro, stranamente silenzioso negli ultimi giorni, per tutto il viaggio di ritorno non ha fatto altro che parlare.
Diceva che dovevamo fare qualcosa, noi che siamo dei privilegiati, che dovevamo aiutare quella gente povera, ma ricca di spirito". L'idea poi è arrivata: costruire una scuola. E ora che il suo sogno - e soprattutto quello di Pietro - è diventato realtà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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