Neanche il tempo di riprendere fiato dopo la visione di Dahmer e la storia (vera) del serial killer cannibale che Netflix propone un’altra serie tv adrenalinica, firmata dal celebre Ryan Murphy. Il regista e sceneggiatore nell’ultimo ventennio ha lasciato un’impronta indelebile nel mercato televisivo di oggi. Abile nel raccontare storie di umana follia, è abile anche nel romanzare (con tutte le attenuanti del caso) fatti realmente accaduti. Lo ha fatto, appunto con Dahmer, e lo ha fatto di nuovo con The Watcher. La serie, disponibile su Netflix dal 13 ottobre, è balzata subito ai primi posti della classifica di gradimento, diventando di fatto un altro successo per il colosso dello streaming. Però, nonostante un cast di alto profilo, The Watcher non è la serie migliore di Ryan Murphy.
Curata dal punto di vista attoriale e registico, lo show propone una storia thriller che non riesce a coinvolgere lo spettatore fino in fondo, snaturando poi l’idea di base che, invece, sulla carta era molto allettante. Eppure, ad oggi, è al primo posto delle serie tv più viste di Netflix. Ispirato a una storia vera molto agghiacciante, The Watcher è un altro grande successo per Ryan Murphy ma, alla luce dei fatti, è un prodotto che – nonostante tutto – verrà dimenticato con molto facilità.
La famiglia felice e lo stalker
La storia si focalizza sui coniugi Dean e Nora Brannock che, per il bene dei loro figli, decidono di lasciare la caotica New York per trasferirsi in un sobborgo residenziale nel New Yersey. Con molti sforzi, nonostante abbiano un buon tenore di vita, riescono ad acquistare la casa dei loro sogni. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma l’idillio si spezza quasi subito dal momento in cui cominciano a ricevere lettere da un vicino che si fa chiamare, appunto, l’Osservatore. Al gelido benvenuto che hanno ricevuto dai vicini alquanto strampalati, si unisce anche questo enorme problema che getta nella paura sia Nora che Dean. Lo stalker che lascia una lettera scritta a macchina, getta nella paura tutta la famiglia. La polizia minimizza e attraverso alcune indagini non riesce a scoprire chi sia l’Osservatore. Allo stesso tempo, Nora e Dean cominciano a mettere insieme i pezzi del puzzle scoprendo un’amara verità sepolta nel tempo e nascosta saggiamente sotto un mare di omertà.
Una regia patinata per una storia senza mordente
È una serie che fa discutere, questo è un dato di fatto. The Watcher, ricordando un fatto di cronaca nera avvenuto negli States qualche anno fa, non fa altro che porre l’attenzione sulla vita della famiglia di oggi. Quella famiglia che è in cerca del proprio compiacimento e che cerca di regalare ai figli un presente e un futuro migliore. Ma è anche un racconto cupo sulle insidie che si annidano nei sobborghi e in quei quartieri lussuosi dove il prato è sempre curato e i vicini di casa hanno sempre un sorriso sulle labbra. The Watcher è una serie molto ambivalente, capace di essere sia un dramma familiare contemporaneo sia un thriller molto audace. Il regista, attraverso quella sua regia così patinata, piena di luci e ombre, racconta molto bene questa contraddizione. Eppure, la serie non brilla per qualità e intrattenimento. Anzi, cade vittima di una narrazione lenta, discontinua, che non aderisce al tempo del racconto e che non bilancia il lato mystery a quello del disagio vissuto dai Brannock. The Watcher può anche essere la serie più vista del momento ma, di sicuro, non è di sicuro la più interessante che è in circolazione.
Naomi Watts e il cast di The Watcher
Sta di fatto che Ryan Murphy ha giocato molto bene le sue carte. La serie può anche non brillare dal punto di vista dei contenuti, ma convince se si guarda il cast. Protagonisti indiscussi sono Naomi Watts e Bobby Cannavale che interpretano i coniugi Brannock. Lei è una donna che vive di arte e delle sue creazioni, molto volubile e politicamente corretta. Lui, invece, è un avvocato di grido che rincorre il successo, che ha cuore la sua famiglia facendo crescere i figli in una sorta di campana di vetro. Una coppia inedita per la tv che funziona in ogni minima parte. Forse, è la cosa migliore che la serie ha da regalare al pubblico.
Perché vedere la serie tv
Gli estimatori del papà di American Horror Story troveranno in The Watcher pane per i loro denti. Infatti, chi ama le atmosfere di Ryan Murphy e la sua "poetica" più particolare riuscirà ad apprezzare cosa ha da offrire la serie tv. Guardata da un punto di vista meno critico, resta un prodotto coinvolgente e che si sposa con il tema del binge watching. Intrattiene e regala una storia semplice, fruibile e un po' ansiogena. Per il resto, verrà dimenticata molto presto.
La cronaca e la fiction: l’inquietante storia vera dietro la serie tv
C’è un fatto realmente accaduto tra le righe di The Watcher. Ryan Murphy si è ispirato a un articolo del 2018, pubblicato sul The Cut, che ha rivelato cosa è successo a una famiglia Broaddus nel 2014. La serie, per ragioni di privacy, ha cambiato i nomi dei coniugi e ha cambiato anche l’età dei figli di Nora e Dean ma la storia viene riprodotta molto fedelmente. Il giornalista Reeves Wiedeman nel suo articolo intitolato proprio The Watcher ha ricostruito la storia di una famiglia del New Jersey che era stata vittima di stalking tramite misteriose lettere di minaccia. Nel 2014, quindi quattro anni prima che la stampa si interessasse all’incredibile storia vera, Derek e Maria Broaddus avevano acquistato un'abitazione da sei stanze al 657 d Boulevard a Westfield, New Jersey.
Già durante i lavori di ristrutturazione la famiglia ha ricevuto la prima lettera. A nulla sono valse le richieste di Derek e le denunce alla polizia. Ha ricevuto solo i consigli di non spargere la voce nel vicinato per evitare una ripercussione sulla calma del quartiere. Le lettere continuarono ad arrivare tanto da spingere la famiglia a trasferirsi, pagando ancora muto e lavori di ristrutturazione. Si diceva che i Langford, con una madre di 90 anni e diversi figli sui 60 anni che vivevano ancora con lei, fossero i responsabili e definiti dai vicini come "strani". Uno di loro, Michael Langford, fu sentito dalla polizia ma senza raccogliere abbastanza prove. La casa fu messa in vendita nel 2019, i coniugi non vivono più nel sobborgo ma il colpevole non è stato mai individuato.
"Può causare disturbi del sonno"
La serie sta facendo molto parlare di sé. Su Screenrant, la dottoressa Katherine Hall ha spiegato come The Watcher e serie simili potrebbero causare disturbi del sonno tra gli spettatori, e in un’intervista che ha rilasciato al magazine americano cerca di spiegarlo in parole povere. "Gli incubi sono prevalentemente causati dallo stress e i film dell’orrore sono progettati specificamente per aumentare queste emozioni – rivela -.
Utilizzano trucchi psicologici per creare illusioni di suspense e pericolo che causano stress e ansia. Questo stress tendiamo successivamente a portarlo con noi a letto, rendendo il nostro cervello incapace di rilassarsi e quindi spegnersi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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