Nuovi guai per Mel Gibson. Dopo la denuncia della compagna, Oksana Grigorieva, arriva pure l'accusa di una una fotografa del Daily Telegraph di Sydney. Secondo la donna, Gibson l'avrebbe spintonata e insultata. A far scattare l'ira dell'attore sarebbe stato il tentativo della donna di fotografarlo mentre entrava in un cinema di Sydney a fianco della fidanzata 24enne, la campionessa Usa di volteggio equestre Rosalind Ross.
Gibson ha accusato la fotografa Kristi Miller di "invadere" il suo spazio e di "mancanza di rispetto" per aver scattato le foto. "Pensavo che stesse per darmi un pugno in faccia", ha detto Miller. "Mi sputava in faccia e urlava, mi chiamava cagna, dicendo che non ero nemmeno un essere umano e di andare all’inferno. Imprecava senza neanche prendere fiato", ha aggiunto.
Le invettive si sono fermate solo quando la fidanzata è intervenuta scusandosi. "È stato solo quando lei l’ha preso per una spalla e ha detto 'smettila' che lui si è fermato". La polizia di Sydney ha confermato che sono in corso indagini su un’aggressione a una fotografa davanti a un cinema di Paddington. "La polizia del comando di area sta indagando sull’incidente ed invita chiunque abbia informazioni a farsi avanti", ha detto un portavoce.
Poco prima, gli spettatori ebrei che entravano al cinema Verona per l’annuale Festival di cinema ebraico si sono meravigliati nel vedere Gibson, e alcuni avevano apostrofato l’attore noto per certi scatti emotivi antisemiti,
come quando è stato arrestato a Malibu per sospetta guida in stato di ubriachezza nel 2006. In realtà la coppia andava a vedere un’altra pellicola nello stesso cinema: "Far from Men", basato su un racconto di Albert Camus- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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