Lead Belly, il vero gangster della musica

Esce l'edizione definitiva dei brani del bluesman amato da Elvis e Cobain. E la biografia illumina la sua storia, che fa sembrare i rapper delle educande

Lead Belly,  il vero gangster della musica

Era litigioso, irascibile, violento: diciamola tutta, era un assassino... Ma con i suoi blues e le sue ballate è entrato di prepotenza (e come se no?) nella storia della musica popolare americana. Dal 1988 fa parte della Rock'n'Roll Hall of Fame, ma è proprio lui che ha influenzato tutti i rocker, da Bob Dylan ai Creedence Clearwater Revival a Kurt Cobain, che ha cantato la sua Where Did You Sleep Last Night (brano tradizionale inciso con una marea di titoli diversi da decine di artisti)in uno storico concerto a Mtv e che considera il suo album Last Sessions Vol.1 uno dei dischi più importanti per la formazione dei Nirvana. Il picaresco personaggio di cui si parla è Huddie Ledbetter, meglio noto come Lead Belly (ovvero pancia di piombo) c'è chi dice per la sua forza erculea, chi (più probabilmente) per un proiettile che gli era rimasto incastrato in corpo dopo una delle sue innumerevoli risse.

Alla faccia dei rapper gangster e pistolettatori di oggi, è stato il primo bandito della musica, e la musica lo ha perfino aiutato a uscire di galera facendogli ottenere la grazia. Il poco raccomandabile e rissoso Lead Belly è oggi una leggenda certificata dalle centinaia di sue incisioni depositate alla prestigiosa Library of Congress e da quanti continuano a riprendere il suo sterminato repertorio. Per (ri)scoprirlo e rendergli onore esce in questi giorni il bellissimo cofanetto Smithsonian Folkways Collection, che contiene i suoi pezzi più rappresentativi, alcuni in versioni inedite, più un paio di brani mai usciti prima. Magari i meno attenti alle storie di blues conosceranno Cotton Fields o Midnight Special nella versione dei Creedence, Gallows Pole in quella dei Led Zeppelin, il valzer Goodnight Irene in quella di Tom Waits, Bourgeois Blues interpretata da Ry Cooder, Black Betty fatta punk dai Ram Jam, senza sapere che a scriverle - o a portarle al successo dopo averle dissotterrate dalle radici negli anni '30 e '40 - è stato proprio Lead Belly. Nelle sue canzoni cantò mille avventure (celebrò i vagabondi ma cantò anche le vicende di Hitler o del Titanic) ma la sua vita fu più avventurosa della sua musica... Nato in Louisiana si trasferì presto in Texas, ebbe diverse mogli e soprattutto ebbe spesso a che fare con la legge. Numerosi gli arresti (ma riuscì spesso ad evadere e a trovare lavoro nei campi di cotone), il più clamoroso nel gennaio 1918, quando fu rinchiuso a Sugarland per aver ucciso un parente, tale Will Stafford, durante una lite per conquistare una donna. Beccò 35 anni di galera, ma non bisogna dimenticare che era un grande artista popolare con la sua chitarra 12 corde suonata in finger picking o scuotendo vigorosamente le corde e con la sua baldanzosa voce tenorile. Superaffabulatore, fu notato dal Governatore Pat Neff (che ne era affascinato e portava addirittura il pubblico in prigione ad ascoltarlo) che lo rese libero dopo 7 anni grazie ad una canzone scritta per lui. Nel 1930 però era di nuovo chiuso in carcere, stavolta nel superpenitenziario, temuto da tutti, di Angola, per tentato omicidio. Evidentemente la fortuna capitatagli la prima volta non gli era servita di lezione. Anche lì comunque arriva il suo angelo custode (anzi due) sottoforma dei benemeriti etnomusicologi John e Alan Lomax, che ottennero per lui la grazia con un suo disco fatto ascoltare al Governatore Oscar Allen, lo assunsero come autista e ne sfruttarono tutto il potenziale di bluesman e cantore della cultura popolare incidendo coi loro modernissimi macchinari centinaia di brani dell'artista. Arrivato a New York con i Lomax divenne famoso (ottenne persino la copertina di Time Life e quella di Life con il titolo «Il negro cattivo è un ottimo men estrello », una foto della moglie e una di lui mentre suonava la chitarra con la didascalia «queste mani un tempo hanno ucciso un uomo») ma non fece fortuna. La fortuna cominciò ad arridergli solo qualche anno dopo, quando lui, apolitico per natura (addirittura scrisse una canzone per la campagna del repubblicano Wendell Willkie) divenne un simbolo della nuova sinistra radical chic newyorchese, cominciò a suonare nelle università più famose, nei club e soprattutto alla radio con personaggi come Josh White, Sonny Terry&Brownie McGhee, Woody Guthrie, Pete Seeger, Burl Ives. «Io non capisco niente di politica - diceva - non mi interessa. Io guardo negli occhi un uomo e capisco la sua sincerità e la sua onestà. Ho vissuto tanto e conosciuto tanti uomini, non m'importa come la pensino, mi basta stare bene con loro».

Grazie ai suoi meriti musicali e soprattutto ai suoi concerti divenne, ed è rimasto, un simbolo del movimento folk blues nato negli anni '40... Lead Belly morì a 61 anni a New York nel 1949; qualche settimana prima aveva dedicato al suo mentore John Lomax, da poco scomparso, un concerto ad Austin...

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