"Ho sopportato tutto, fin qui, imparando a riderci sopra, talvolta. Ora sono stanca". Diletta Leotta ha detto basta al gossip "spazzatura" e ha affidato alla sua pagina Instagram un lungo post di sfogo, dove non ha risparmiato critiche alla stampa di costume. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e l'ha fatta esplodere pubblicamente, è stato l'ultimo pettegolezzo sulla sua presunta frequentazione con Ryan Friedkin, figlio del proprietario dell'AS Roma.
L'amore a sorpresa con Can Yaman, la proposta lampo di nozze, la fantomatica rottura e i presunti flirt a lei attribuiti (Ibrahimovic e Friedkin su tutti) hanno fatto finire l'inviata sportiva in una centrifuga mediatica dalla quale lei ora si è decisa ad uscire. Da settimane la sua vita privata è oggetto delle attenzioni di paparazzi e siti di gossip. Nessuno però le aveva vietato di parlare prima: "Ho sempre taciuto, finora. E, forse, ho sbagliato - ha scritto su Instagram Diletta Leotta per mettere a tacere l'ennesimo rumor sulla sua vita privata - Mi illudevo che prima o poi la buona informazione avrebbe avuto la meglio sul giornalismo-spazzatura. Perciò ho subito la quotidiana goccia di gossip-veleno; i fotografi sotto casa e in scooter dietro ogni mio spostamento; i droni fuori le finestre. Ma ora mi sono un po' stancata".
La Leotta ha parlato di "falsità acchiappa-click" riservatele quotidianamente. Notizie che l'avrebbero fatta passare come "una mangiauomini, una donna incapace di amare". Lo sfogo, durissimo, è arrivato poche ore fa, dopo che il gossip - sulla sua settimana di "passione" trascorsa in un hotel di charme a Roma con Ryan Friedkin - ha tenuto banco sul web per oltre ventiquattro ore. "Inaccettabile - ha proseguito - e non mi si venga a raccontare che è il prezzo da pagare al successo. O che me la sono cercata e me la cerco per via del trucco, delle forme, degli abiti indossati, delle foto postate. Tutte scelte che rientrano nella sfera della libertà individuale, no?".E in nome di quella libertà, Diletta Leotta si è difesa con le unghie, parlando di "rispetto e considerazione dell'altro" e della libertà di poter avere amici uomini che non siano per forza suoi amanti: "Spiegatemi perché, poi, una donna non può avere amici, ma sempre e solo amanti. Perché se incontro due volte un ragazzo simpatico per un aperitivo si parla subito di nuovo amore? Perché se faccio uno spot con un calciatore si insinua per mesi che siamo una coppia segreta? Perché se frequento un attore, bellissimo, e siamo felici (Can Yaman, ndr.), deve essere per forza una storia inventata?".
Poi l'ultimo affondo sulla "morbosa attenzione" che la stampa le riserverebbe: "Nessuna celebrità, talent, personaggio pubblico di sesso maschile è oggetto di morbosa attenzione giornalistica nella sfera privata come lo è una donna del cinema e della Tv.
Mi sono stufata? Per amore delle persone che mi sono accanto, ferite dalle falsità sul mio conto. E per amore di mia nonna, che a ottant'anni crede, sbagliando, a tutto quello che scrivono i giornali. Stop 'Quanno ce vò ce vò!".
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