L'ex terrorista Segio pontifica a In mezz'ora Pdl contro l'Annunziata

Tra i fondatori di Prima Linea, Segio critica la decisione di mettere in campo l'esercito contro l'escalation violenta e tira in ballo i fatti del G8. Pdl: "Annunziata valletta del terrorista"

L'ex terrorista Segio pontifica a In mezz'ora Pdl contro l'Annunziata

Siamo davvero di fronte alla possibile ripresa della stagione del terrorismo in Italia? Dopo i recenti eventi, dalla gambizzazione di Roberto Adinolfi, alla comparsa nel milanese di vecchi manifesti delle Br, sono in tanti a chiederselo. Se lo domanda anche Lucia Annunziata che, a In mezz'ora, pone la domanda a Sergio Segio, ex leader di Prima Linea, condannato per l'omicidio del giudice Emilio Alessandrini.

"Dipenderà dalla risposta che darà lo Stato", risponde Sergio Segio, che si mostra molto perplesso sulla possibilità, ventilata dal ministro Cancellieri, di utilizzare i militari per controllare gli obiettivi più sensibili. "Mettere in campo l'esercito, militarizzare il territorio come in Val di Susa è campo minato e sbagliato - sottolinea l'ex terrorista - perché questo è il modo migliore per alimentare il terrorismo".

E se di ripresa del terrorismo si può parlare, la domanda è perché la scelta sia ricaduta su Genova. E per Segio la risposta non presenta grandi interrogativi. Non c'entrano qui gli attacchi delle Br (a Genova era nata la Banda XXII Ottobre, prima formazione armata di sinistra, "vivaio" della colonna cittadina). Piuttosto "a Genova perchè è la città del G8, è la città degli avvenimenti delle torture nella scuola Diax e alla caserma Bolzaneto, che sono una ferita aperta". Una perdita dell'innocenza che Segio paragona a Piazza Fontana per impatto sulle nuove generazioni.

A fare da carburante per il nuovo terrorismo, che Segio definisce   "un temporale ampiamente prevedibile", non sarebbero soltanto elementi ideologici e rivoluzionari, bensì anche il disagio sociale. Argomento sul quale è d'accordo anche Sabina Rossa, parlamentare Pd e figlia del sindacalista ucciso dalla Br negli anni '80, ospite insieme a Segio: "Quando si chiedono sacrifici alla gente - spiega - occorre consenso e grande credibilità politica e la capacità di saper colpire intollerabili privilegi perchè diversamente l’operazione non può riuscire. Lo disse Enrico Berlinguer, parole che riportano oggi una lezione di umiltà quanto mai attuale".

E se a In mezz'ora vanno in onda le opinioni di Sergio Segio, non si fa attendere la reazione del Pdl, che parla di una "Rai al servizio del terrorista con l'Annunziata in veste di valletta", che dovrebbe condannare il terrorismo, mentre manda "in onda tesi giustificative richiamando i fatti del G8, dove c'era chi tentava di uccidere i carabinieri", facendo così "cattiva informazione", un ottimo modo per "alimentare la violenza".

Immediata

anche la risposta di Lucia Annunziata, che fa notare come insieme a Segio fosse presente anche Sabina Rossa. Come quindi fosse garantita la possibilità di un contraddittorio: "La puntata era equilibrata".

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