Il peggio è passato per Lillo Petrolo. Il comico del duo "Lillo & Greg" sta guarendo dalla polmonite bilaterale contratta a causa del coronavirus. Ma l'esperienza drammatica vissuta dopo la positività, con il rapido aggravarsi delle sue condizioni e il ricovero in ospedale, rimarranno vive nella sua mente per lungo tempo. L'artista romano ha raccontato le ultime difficili settimane in diretta a Storie Italiane.
Ospite di Eleonora Daniele in collegamento esterno Lillo Petrolo ha ripercorso i momenti più significativi della sua esperienza a tu per tu con il Covid-19. Il contagio è arrivato per lui in modo banale, abbassandosi la mascherina in mezzo ad altre persone per respirare meglio. Un gesto superficiale che gli è costato due settimane in ospedale e tre giorni di terapia intensiva. "Si è capito subito che il virus sarebbe stato tosto - ha spiegato il comico a Storie Italiane - il tasso virale era fortissimo, la mia febbre era molto alta, anche a 40. Ho provato a curarmi a casa, sperando in una semplice influenza, ma invece non era così".A far ricoverare Lillo Petrolo in ospedale è stato il medico di famiglia dopo il peggioramento repentino delle sue condizioni di salute: "È stato un bene perché da lì a poco tempo è andata peggio. Sono arrivato al massimo dell'ossigeno, saturavo pochissimo, così hanno deciso di trasferirmi nel reparto di terapia intensiva. Sono stato tre giorni, quello è stato il picco o ritornavo indietro o andavo verso il peggio".
Le cure e i farmaci hanno però fatto il loro corso e il corpo del comico ha iniziato a reagire. Gli anticorpi hanno incominciato a rispondere, la polmonite regrediva e l'artista è stato trasferito nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Gemelli.
Di quei tre giorni trascorsi in terapia intensiva, però, Lillo Petrolo ricorda non tanto le cure quanto la forza e l'affetto che medici e infermieri gli hanno trasmesso, una cura ben più potente dei farmaci: "Devo dire che in quel momento se non ci fosse stato il cuore dei medici e degli infermieri, che ti danno una forza incredibile e fondamentale per uscirne fuori, non so come sarebbe andata. Non mi stancherò mai di dirlo, gli devo tutto".
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