Lodovica Comello: "Momento assurdo per dare alla luce un bambino"

La conduttrice di "Italia's got talent" sta per partorire il suo primo figlio e in un'intervista rilasciata a "Vanity Fair" ha raccontato le sue paure in questo difficile momento di emergenza sanitaria ma lanciando anche un messaggio di speranza

Lodovica Comello: "Momento assurdo per dare alla luce un bambino"

Lodovica Comello si prepara a diventare mamma in una situazione surreale, che mai si sarebbe immaginata di vivere. La conduttrice e speaker radiofonica ha rilasciato un’intervista al settimanale "Vanity Fair", parlando dell’imminente parto e delle crescenti paure per l’emergenza da coronavirus.

Pochi mesi fa Lodovica Comello aveva annunciato ai suoi fan di essere in dolce attesa. Per farlo aveva scelto di condividere un post ironico sui suoi canali social con la complicità del marito, Tomas Goldschmidt. La gravidanza non l’ha però tenuta lontana dai suoi impegni professionali. Lodovica Comello ha continuato a condurre lo show di Sky "Italia’s got talent" e portato avanti il ruolo di speaker radiofonica su Radio 105. Da poche settimane però la presentatrice e attrice di origini friulane ha deciso di rallentare il ritmo di lavoro, in previsione dell’imminente nascita del piccolo, rinunciando suo malgrado alla conduzione della finalissima del reality dei talenti.

Sui social Lodovica Comello è rimasta comunque molto attiva ma non ha nascosto le sue paure per la difficile situazione sanitaria, che il nostro paese e il resto del mondo, sta affrontando. Intervistata dalla rivista Vanity Fair, Lodovica non ha nascosto i suoi timori: "È un momento assurdo per dare alla luce un bambino. A tratti sembra una barzelletta: se me l’avessero raccontato due mesi fa non ci avrei creduto, invece è tutto reale, così come è reale il fatto che non abbiamo molte alternative per andare avanti".

Il parto è previsto a giorni, gli ospedali sono al collasso per i ricoveri e lei tra poco dovrà suo malgrado varcare la porta di una clinica per partorire: "Se sono spaventata? Io e mio marito, dopo un momento di sconforto, abbiamo accettato serenamente l’idea che al momento del parto dovremo mantenere la calma e fare affidamento unicamente sulle nostre forze: niente famiglia in visita e nessuna nonna a insegnarci come si fa. Saremo da soli.

Ma sarà come un corso accelerato per genitori. So che ne usciremo vincitori perché l’istinto e l’amore che ci ricopriranno appena avremo il nostro bambino fra le braccia sarà più forte di qualsiasi epidemia".

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