Loredana Bertè contro i ragazzi di "Amici": "Sono strafottenti ed arroganti"

E la cantante confessa: "Sto scrivendo un libro, dovrebbe uscire prima di Natale. Di cose da raccontare ne ho: i miei due matrimoni, i personaggi che ho incontrato, la tragedia di mia sorella Mia Martini"

Loredana Bertè contro i ragazzi di "Amici": "Sono strafottenti ed arroganti"

"Questi ragazzi sono un po’ cocchi de mamma e io li striglio". Così Loredana Bertè, giudice polemica e a volte aggressiva di Amici, racconta in un'intervista al settimanale Oggi, la sua esperienza nel talent di Maria De Filippi. "Mi infastidiscono la strafottenza e l’arroganza. Guardo i pomeridiani e li vedo stravaccati, svogliati. Non si rendono conto della grande occasione che hanno e c’è chi, come Mattia Briga, pensa di poter fare quello che vuole", sottolinea la cantante.

Nella scorsa puntata del programma il ragazzo ha fatto infuriare la Bertè rifiutandosi di interpretare Fuori dal tunnel di Caparezza. Alle sue "giustificazioni" ("A questo punto del programma non mi sembra giusto assegnarmi un brano totalmente distante dalla mia visione artistica"), la giudice ha replicato: "Mi stai dimostrando che fai quello che te pare a te, cioè non vuoi fare un ca..., ogni pomeridiano dici: vinco, vinco... Ma che vinci la coppa del nonno?".

La Bertè nell'intervista non fa sconti a nessuno, ma ammette una preferenza: "Salvo i Kolors, sono un’esplosione di gioia, talento puro". E ricorda i suoi esordi: "Sa quante porte mi hanno sbattuto in faccia? I Garinei e i Giovannini ci vedevano come figli dei fiori, dei deficienti, insomma. Avessimo avuto un’occasione come Amici, avremmo fatto i dischi 15 anni prima". Definisce Maria De Filippi "un genio" e racconta: "Sto diventando amica della bambola assassina. Così chiamo Sabrina Ferilli, perché è bella come una bambola, ma quando si incavola non ce n’è per nessuno". E infine rivela: "Sto scrivendo un libro sulla mia vita, dovrebbe uscire prima di Natale.

Di cose da raccontare ne ho: i miei due matrimoni, i personaggi che ho incontrato, la tragedia di mia sorella Mia Martini. Alla tragedia si sopravvive solo con l’ironia, la comicità. Infatti sarà un libro scritto con una penna alla Michele Serra. Voglio scriverlo io, prima di crepare".

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