Va bene riabilitare un quartiere e i suoi abitanti onesti, ma giustificare una violenza forse è troppo. In tanti sul web hanno espresso questo pensiero dopo aver letto il lungo post di Fabrizio Moro sull'aggressione subita da Vittorio Brumotti al Quarticciolo. Il cantante ha condiviso su Facebook e Instagram il suo "doveroso" pensiero, ma nel farlo ha sbagliato parole, contesto e toni ed il popolo del web non c'è passato sopra. Anzi.
La violenta aggressione subita dall'inviato di Striscia la notizia e dalla sua troupe a Roma - malmenati con calci e pugni nel quartiere Quarticciolo - ha indignato e indigna tuttora. Non solo per la ferocia inaudita scatenatasi contro Brumotti e gli operatori di Striscia. Ma anche per la violenza verbale con cui la troupe e i carabinieri intervenuti sono stati aggrediti, tra insulti e vere e proprie minacce. E per l'occasione è tornato alla ribalta anche chef Rubio, che ha definito Brumotti un "infame", al quale ne aveva date "troppo poche".
Tra le levate di scudi in difesa di Vittorio Brumotti, non sono mancate altre critiche. Come quelle arrivate dal cantante Fabrizio Moro, che sui suoi canali social ha criticato l'atteggiamento di Vittorio Brumotti che, a detta sua, non avrebbe "saputo camminare" in quel quartiere: "Trovo DOVEROSO esporre il mio pensiero riguardo ai fatti di cronaca legati al sig. Brumotti e all'aggressione da lui subita durante il suo "servizio" a Quarticciolo. Io e tutta la mia troupe di lavoro abbiamo girato un film proprio a Quarticciolo. Abbiamo invaso i vicoli, le strade, i negozi. [...] Siamo entrati negli angoli di 'spaccio'. Qualcuno si è lamentato. Qualcuno ironicamente diceva: 'Quando ve ne annate?!?!'. Nessuno, NESSUNO, ci ha mai aggrediti, o mai minacciati, o ha mai avuto reazioni rabbiose o violente contro di noi, nessuno ci ha chiesto il 'pizzo', nessuno".Ma Brumotti, come hanno fatto notare in molti, non è andato a girare un film, ma a denunciare lo spaccio di droga e gli spacciatori, non il quartiere. E invece il cantante ha voluto ribadire: "Io in borgata ci sono nato e mi viene naturale "portare rispetto", a tutti…non conosco la storia di chi osservo e quindi non la posso giudicare. Mentre Brumotti è stato gonfiato, a noi ogni pomeriggio i ragazzi delle case popolari ci portavano il caffè e le torte fatte in casa. Ringrazio tutta la borgata Quarticciolo. Nelle borgate, oltre al disagio, c’è anche tanta bellezza ma, per vederla bisogna saperci camminare".
Parole che hanno scatenato una nuova polemica e se qualcuno ha scomodato la poetica italiana: "Doveroso? 'Un bel tacer non fu mai scritto'". Altri hanno duramente criticato le parole di Moro che, a molti, è sembrato giustificare la violenza subita dall'inviato di Striscia: "Io mi auguro veramente che questo post non ti porti la pubblicità che cerchi. Ti dovresti solo vergognare", "Si ma te eri a girare un film...
Brumotti a denunciare gli spacciatori! Non mi sembra sia la stessa cosa!", "La violenza va condannata, sempre, in ogni sua forma", "Non si può giustificare quello che è stato fatto a Brunotti", "Vai lì a denunciare lo spaccio di merda e poi vediamo se ti portano il caffè".
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