Improvvisamente, è apparso. E parla una lingua straniera. Proprio come in una delle sue magie. Manca più di un mese alla data ufficiale dell'arrivo in libreria dell'edizione italiana, il 24 settembre per Salani, con il titolo Harry Potter e la maledizione dell'erede. Ma sul maghetto, si sa, non comanda nemmeno Voldemort, figuriamoci le leggi delle classifiche italiane. Sicché ci ritroviamo un titolo in lingua straniera primo per vendite: Harry Potter and the Cursed Child. Parts 1&2 (Little, Brown Group, pagg. 352, euro 21,71). Ovvero quello che già viene chiamato Harry Potter 8. Pare proprio che sia la prima volta e a sentire gli esperti, almeno per un pezzo, potrebbe essere anche l'ultima in cui si verifica il fenomeno. Non è nemmeno un vero romanzo, ma il testo dello spettacolo con lo stesso titolo in scena a Londra dal 30 luglio. E però, in piena estate, vince su noiristi, giallisti e romance, sulla Ragazza del treno e su quella del parco, schiaccia l'anonima Ferrante e il premio Strega e si prende anche il Caffè amaro della Hornby: 11.457 copie vendute in Italia dal 31 luglio al 6 agosto, ovvero la prima settimana di uscita (secondo i dati rilevati da Nielsen Bookscan). Certo, quasi nulla a fronte dei 4 milioni di copie (di cui 2 nei primi 2 giorni) venduti in UK, US e Canada nello stesso intervallo di tempo. E nulla nemmeno di fronte al fatto che, visto che si tratta in fondo di un copione per il teatro, in Inghilterra il vero evento è che sia diventato in una settimana lo script più venduto in assoluto (850mila copie circa per quasi 9 milioni di sterline) e abbia polverizzato Shakespeare e il suo Romeo e Giulietta, secondo a centinaia di migliaia di copie di distanza, in soli sette giorni.
Quel che accade qui, però, rimane una vera notizia perché ci spinge prima di tutto a chiederci da quando noi italiani leggiamo disinvoltamente in inglese al punto da lanciare un libro, per quanto si tratti di Harry Potter, così in alto in pochi giorni. È proprio vero che si tratta soltanto di adolescenti fanatici di Hogwarts? O Harry Potter ha stregato tutti, al punto che pur di portarlo subito sotto l'ombrellone, ci godiamo i latinismi di Crucio, Expecto Patronum, Imperio, Lumos e Petrificus Totalus mescolati agli Spells (Incantesimi) in lingua originale? "Non ho memoria che sia mai accaduta una cosa del genere. Non ricordo nessuna edizione straniera in classifica, nemmeno Dan Brown. È un fatto singolare o quantomeno rarissimo, figuriamoci poi al primo posto", commenta uno dei massimi esperti di editoria in Italia, Giuliano Vigini. "La grande attesa per Harry Potter è nota: il settimo fu stampato in prima tiratura già in 700mila copie, solo per l'Italia. Se tanto mi dà tanto, anche qui arriveremo agli stessi numeri o almeno al mezzo milione. I motivi del successo in lingua? Direi tre: leggerlo prima degli altri, assaporare la lingua originale, possedere il cartaceo, anche se in inglese. Infatti non credo si tratti di ebook, ma proprio di volumi fisici, prenotati con anticipo. Certo, giocherà un ruolo anche la presenza di inglesi in Italia, ma è un ruolo secondario. Conosco molte persone che vogliono proprio gustarsi la storia di Harry Potter in inglese ed è l'unico libro che abbia mai avuto un massiccio e spontaneo riscontro del genere".
La "britannicità" è parte integrante del carattere peculiare del plot di J. K. Rowling, ma non è escluso che anche la formula magica "Special Rehearsal Edition" abbia fatto la sua parte: anche se scritta in una lingua straniera, è pur sempre un'edizione speciale potteriana e dunque un oggetto magico, da possedere e conservare per il suo potere evocativo. Soprattutto visto che la Rowling ha lanciato l'ennesima delle sue maledizioni editoriali: "Con questo abbiamo davvero finito", ha dichiarato. Quanto alla trama, ormai è stata quasi del tutto oggetto di spoiler, nonostante sia la Rowling che il suo co-autore, Jack Thorne, si siano raccomandati ai fortunati che l'hanno vista a teatro (in Inghilterra le prove pre-debutto sono aperte al pubblico. Le anteprime di Harry Potter al Palace Theatre sono partite il 7 giugno scorso, mentre il 30 luglio è andata in scena la prima mondiale) di non svelare nulla e per questo ha creato addirittura una campagna online, #KeepTheSecrets.
Si svolge diciannove anni dopo la chiusura del settimo volume: Harry, impiegato del Ministero della Magia, superlavora ed è padre di tre figli. Il passato, però, non lascia in pace né lui né il suo secondogenito, Albus. That's all, folks! Se volete conoscere il seguito, mettete mano al dizionario.
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