Tornano i Ciak d'Oro, i premi ideati dalla storica rivista di cinema Ciak guidata da Piera Detassis, che si posizionano un po' a metà tra i gusti del pubblico e quelli dei giornalisti e critici.
Così se Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino si aggiudica il Ciak d'Oro principale, quello come Miglior film (ma ha vinto anche come Miglior montaggio e come Miglior manifesto), a spuntarla su tutti, per numero e importanza dei riconoscimenti, è ancora una volta Ammore e malavita dei Manetti Bros che, dopo la presentazione in concorso lo scorso settembre alla Mostra del cinema di Venezia, ha proseguito la sua carriera di meritati premi fino a miglior film ai David (dove aveva il maggior numero di candidature) e ora ai Ciak d'Oro aggiudicandosene ben 5. Alla fortunata commedia musicale ambientata a Napoli vanno i Ciak d'Oro per la regia, la colonna sonora (Pivio & Aldo De Scalzi), la canzone originale (Bang Bang) mentre Claudia Gerini, grazie al ruolo di donna Maria è la migliore attrice non protagonista, e la protagonista del film, Serena Rossi, conquista il Ciak d'Oro Colpo di Fulmine. A proposito di attori, i migliori protagonisti dell'anno sono Paola Cortellesi e Antonio Albanese, interpreti della commedia di grande successo Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, mentre il miglior attore non protagonista è Massimo Ghini per A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Un po' più curioso il Ciak d'Oro Bello&Invisibile andato al capolavoro di Paolo Franchi, Dove non ho mai abitato con Fabrizio Gifuni, che in verità in sala si è difeso bene arrivando a 400mila euro al botteghino.
Per capire meglio come si è arrivati a questi premi è bene sottolineare le regole dei Ciak d'Oro: i lettori di Ciak votano per la categorie principali ossia Miglior film, Miglior attore, Migliore attrice protagonista e Miglior regia mentre tutte le altre categorie sono votate dalla giuria professionale di un centinaio di addetti ai lavori. I film presi in considerazione sono quelli usciti tra il 1° maggio 2017 e il 30 aprile 2018.
Come ogni anno la serata della cerimonia di premiazione, che si è svolta ieri a Roma alla Link Campus University, è stata
particolarmente piacevole, con una conduzione sempre declinata al femminile, con la mattatrice Geppi Cucciari non più in tandem con Piera Detassis, nominata recentemente presidente e direttore artistico dei David di Donatello.
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