La vita di condominio non è facile. Spesso possono nascere incomprensioni che a volte sfociano in liti. E ne sa qualcosa Max Giusti che in un'intervista al Giorno racconta la sua esperienza prima di scegliere un villetta bifamiliare: "A quei tempi tornavo dagli spettacoli anche alle 4 di notte e, magari, alle 8 del mattino il vicino si alzava e metteva a palla le canzoni di Nino D' Angelo, non era il massimo", afferma il conduttore. Poi parla anche di quella "cultura dei sospetti" che spesso alberga tra le scale di un condominio: "C' era un tizio che lasciava i mozziconi di sigaretta davanti alle porte degli altri. Se l' avessimo trovato credo che qualcuno sarebbe ricorso a gesti estremi... Però siccome sono del parere che non puoi accusare qualcuno se non l' hai visto, per anni ho vissuto nel clima dei 'Soliti Sospetti'...".
Ma secondo Giusti negli ultimi temèpi quel modo di vivere solidale all'interno di un condominio è sparito nel nome della riservatezza: "Di ritorno dagli spettacoli, tornavo alle 4 di notte, entravo in garage con l' auto e facevo la ronda.
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