Meno telegiornali e una regia unica. L'ipotesi in campo per la nuova Rai

Meno telegiornali e una regia unica. L'ipotesi in campo per la nuova Rai

"Troppe, sovrapposte e costose". L'offerta informativa dei telegiornali Rai è importante, ma non tanto da convincere i vertici a pensare a un drastico cambiamento. Alla conduzione dei tre telegiornali potrebbero arrivare tre donne: i nomi che si fanno sono quelli di Lilli Gruber, Lucia Annunziata e Sarah Varetto. E non è questo l'unico cambiamento in atto.

Il ripensamento dell'informazione pubblica dovrebbe portare a una cabina di regia unica, che non comprometterebbe l'autonomia delle testate, ma porterebbe comunque a grosse novità. "Dal punto di vista dell’informazione è come se l’orologio della Rai fosse fermo al 900", ha detto Carlo Verdelli, direttore dell'offerta informativa, alla commissione di Vigilanza.

E se sulla necessità di una trasformazione radicale sembra dunque esserci una certa convinzione, è il toto-nomi che pare ancora azzardato. Anche perché una delle candidate alla direzione del telegiornale, Lucia Annunziata, che dovrebbe finire al Tg3, sembra davvero poco convinta dell'opzione.

"Questa è

una cosa completamente campata per aria, ma completamente", ha detto ai microfoni di Caterpillar la direttrice dell'Huffington Post, che derubrica l'indiscrezione a uno "scherzo dell'8 marzo, anziché del 1 aprile".

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