Dopo Marilyn Manson, che aveva sputato in diretta tv, tocca a Mickey Rourke a far parlare di sé. Intervistato da Paolo Bonolis negli studi di Music, l'attore di Nove settimane e mezzo ha mostrato al pubblico di Canale 5 un lato poco conosciuto del suo carattere. "Oggi gli attori sono mediocri, li puoi controllare e raggirare, scendono a compromessi per raggiungere il successo - racconta - io invece non mi sono mai piegato". Quindi, mostrando anche la propria fragilità, si commuove parlando del proprio cane.
"Bene, sarò franco...". Poi lo sputo. "Hollywood è costruita sull'invidia - spiega Mickey Rourke - oggi gli attori sono tutta gente mediocre.Li puoi controllare, li puoi raggirare, scendono a compromessi pure di arrivare al successo. E naturalmente se fai un film che ti porta 200 milioni di dollari, guadagni un sacco di soldi e allora diventi una star - incalza - diventi una star perché fai un film campione di incassi. Ma oggi Burt Lancaster, Steve McQueen, Marlon Brando, Marcello Mastroianni cosa farebbero? Farebbero Star wars?". Quindi la sentenza finale: "Non devi essere un buon attore per essere una star e non ha neanche bisogno di vincere l'Oscar, ma devi soltanto giocare secondo la politica...".
"Proprio perché sono cresciuto in un
certo modo io non mi piego". Quella di Mickey Rourke è un vero e proprio atto di accusa nei confronti di Hollywood e dello star system. "Io non scendo a compromessi - spiega - e ovviamente ne soffro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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