"Accalcati e senza mascherine". Bufera sul concerto di Salmo

Salmo si diceva pronto a farsi arrestare pur di fare un concerto gratis in Sardegna ma l'evento di Olbia ha scatenato la polemica dei suoi colleghi

"Accalcati e senza mascherine". Bufera sul concerto di Salmo

Non si placano le polemiche attorno a Salmo, il rapper sardo che ha improvvisato un concerto nella notte tra il 13 e 14 agosto a Olbia. L'evento è stato a partecipazione gratuita e sotto il palco sono arrivate migliaia di persone che si sono assiepate e hanno iniziato a cantare e saltare. Sui social è diventata virale una foto ripresa dalla ruota panoramica del waterfront della città gallurese, che mostra l'assembramento durante il concerto. Un comportamento che al momento esula dai protocolli di ripresa del settore dello spettacolo e che per questo motivo ha fatto infuriare anche colleghi famosi come Fedez e Alessandra Amoroso. Nel pomeriggio è arrivata la replica del rapper sardo, che ha punto il marito di Chiara Ferragni.

Il concerto e la lettera "allo Stato"

Il concerto non era stato programmato, non c'erano locandine in città. Tutto è nato sul palco galleggiante di Cugnana, quando Salmo ha annunciato che avrebbe realizzato un evento a sorpresa gratuito senza rivelare data e luogo. Già dalla mattina di ieri, quando sotto la ruota panoramica di Olbia si è iniziato ad allestire il palco, in tanti hanno intuito che si stava organizzando il concerto di Salmo per quella stessa sera. A quel punto diverse decine di giovani hanno iniziato a prendere posto sui prati di viale Principe Umberto.

Salmo è salito sul palco poco prima delle 22, leggendo un breve messaggio scritto nel tempo libero di quel pomeriggio in aperta polemica con il protocollo per la ripartenza degli spettacoli: "Caro signor Stato, vorrei ricordarle che quasi tutti i settori in Italia sono ripartiti. L'unico a essere stato dimenticato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute. Signor Sta', noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra cazzo di voce". Parole che hanno infiammato i presenti, che poco dopo si sono scatenati per quasi un'ora sulle note della musica di Salmo, con pochissime mascherine e distanziamento pressoché assente.

Ma nel suo discorso "allo Stato", Salmo ha fatto anche appello ai presenti, spingendo sulla necessità di incrementare le somministrazioni durante la campagna vaccinale. "Negli altri Paesi fanno concerti con centomila persone, perché sono tutti vaccinati. Come facciamo a spiegare che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi? Signor Stato l’unico momento in cui siamo tornati alla normalità è stato con la nazionale di calcio, e allora facciamoci questi 90 minuti", ha esclamato il cantante prima di prendere il microfono per cantare.

Tra chi ha criticato Salmo c'è anche Selvaggia Lucarelli: "Io non sto più neanche a discutere l’opportunità di fare o non fare, ma non si può ignorare la profonda ingiustizia nel vedere che nei concerti c’è un mondo di persone che si sbatte per rispettare le regole e poi assiste a questo (Salmo a ieri a Olbia, concerto gratuito)". Solo pochi giorni fa, Bugo ha scatenato le polemiche perché durante un'esibizione ha abbandonato il palco lamentandosi del pubblico con il Green pass seduto ad assistere al concerto mentre dietro le transenne le persone stavano accalcate ad assistere all'evento organizzato nell'ambito della Notte bianca di Ascoli.

I colleghi di Salmo prendono posizione

Il concerto di Salmo ha però scatenato la rabbia degli illustri colleghi, da quasi due anni fermi al palo, senza concerti e senza eventi. La prima a scagliarsi contro il rapper sardo è stata Alessandra Amoroso, che non ha usato mezze parole per contestare l'evento di Olbia. "Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato DAVVERO storto… Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione. Grazie #salmo", ha scritto la cantante salentina condividendo lo scatto originariamente postato da L'eco di Barbagia su Instagram.

Le ha fatto eco anche Fedez, che da Instagram ha lanciato un'accusa forte al suo collega: "Sfruttare la nostra condizione di privilegiato, aggirare le regole per soddisfare i capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti, quando va bene". Non pago dell'attacco a Salmo, il rapper si è rivolto anche alla politica locale e regionale: "In che modo pensate di rappresentare le persone che hanno scelto di seguire le regole per difendere i lavoratori e la comunità? Come fate a non rendervi conto (o a far finta) che una cosa del genere fatta alle spalle di chi con sacrificio rispetta le regole, nella regione con la più alta incidenza di ricoveri legati al Covid, non farà altro che peggiorare le condizioni della nostra amata Sardegna". Rabbiosa la conclusione di Fedez, che proprio in questi giorni si trova in vacanza in una villa a pochi km di distanza da Olbia, con affaccio sulla Costa Smeralda: "Non pensate di fare di tutta l’erba un fascio. Perché è inaccettabile che le stronzate di pochi ricadano su un intero settore che attende di ripartire da due anni".

Una dura reprimenda è arrivata anche da Gemitaz: "Io mi sono rotto il cazzo di vedere i concerti pieni con la gente in piedi mentre io e molti miei colleghi (gli unici con le palle e il senso civico a questo punto) aspettiamo da 2 anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da 2 anni di dare voce alla nostra passione. L'Italia è un Paese di furbetti e di ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete il modo".

Tra chi ha difeso Salmo o, comunque, non gli ha puntato il dito contro c'è un altro cantante amatissimo dai giovani, il rapper Shade: "Ma chi, giustamente, s’indigna per l’assembramento a Olbia per Salmo si è forse perso quelli per lo scudo dell’Inter e per l’europeo dell’Italia? Lì erano finiti i giga? Lo spirito patriottico protegge dal Covid? O forse in quel caso faceva più figo mettere la foto di Chiellini?".

Il botta e risposta tra Salmo e Fedez

Solo pochi giorni fa, in un suo post pubblicato su Instagram, Salmo scriveva: "Vorrei organizzare un concerto in Sardegna completamente gratuito per le persone che non sono potute venire al live di ieri. Sono disposto a farmi arrestare pur di suonare dal vivo". Coerente con la sua linea, poco più di 12 ore dopo il concerto ha risposto alle polemiche: "Ieri non c'è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato, esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela". Quindi ha lanciato una frecciata ai colleghi: "Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole". E nella caption del post ha proseguito: "Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez, invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l'artista".

Tirato in causa, Fedez non ha perso tempo per replicare: "Ah sì? Caro Salmo ho cercato in due occasioni di coinvolgerti in progetti benefici. La prima a sostegno della categoria dei lavoratori dello spettacolo". Il marito della Ferragni ha ricordato il progetto Scena unita di cui è promotore e poi ha rivelato un retroscena su un loro confronto di qualche giorno fa. "Mi hai scritto per avere un parere su cosa fare per aiutare la Sardegna, ti ho risposto immediatamente mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando una tua risposta", ha scritto Fedez.

In conclusione del suo intervento, il rapper ha parlato di "istituzioni malate" che hanno permesso la realizzazione del palco per il concerto di Salmo, scaricando parte della colpa dal rapper alla politica locale.

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