Pedro Armocida
Dopo una breve malattia è morta a Roma l'attrice Laura Troschel. Avrebbe compiuto 72 anni a novembre, è stata sposata con Pippo Franco con cui ha condiviso la carriera negli anni '70 e di cui ripeteva spesso: «Il mio ex marito, in 20 anni di matrimonio, me ne ha fatte passare di tutti i colori». L'esordio cinematografico avviene nel 1966 nel film «maledetto» di Romano Scavolini A mosca cieca in cui il suo seno nudo provoca gli strali della censura che non rilascerà mai il nulla osta alla proiezione e anzi chiederà la distruzione dei negativi (ma oggi il film, che si chiude curiosamente con il vero super8 del matrimonio con Pippo Franco, è disponibile in dvd Raro Video). Nata a Varese (ma il cognome teutonico è del nonno tedesco), cresciuta a Genova e poi approdata a Roma dove ha frequentato il liceo artistico si avvicina al Bagaglino del celebre Salone Margherita dove lavora come costumista e scenografa prima che Pier Francesco Pingitore la fa debuttare nel cabaret per poi dirigerla in molti suoi film degli anni '70 da Nerone a Tutti a scuola, L'imbranato e Ciao Marziano fino al televisivo Di che peccato sei? del 2007, tutti sempre al fianco di Pippo Franco.
Ma nella filmografia della brillante Laura Troschel non ci sono solo commedie, nel 1971 Dario Argento la sceglie per 4 mosche di velluto grigio mentre Giuseppe Patroni Griffi la vuole nel dramma erotico La gabbia (1986) accanto a Laura Antonelli e Tony Musante, forse anche sulla scia delle copertine di Playmen e di Playboy. Curiosa anche la sua carriera di cantante «romanesca» con due album (C'era una volta Roma del 1979 e Laura Troschel del 1988) e quattro singoli, tra cui il duetto con Pippo Franco di Quanto sei bella Roma (Canta se la vuoi cantar).
Le sue ultime
apparizioni sono state in tv Il bello delle donne e Un posto al sole, sul grande schermo Il sottile fascino del peccato di Franco Salvia del 2010 e lo scorso anno a teatro lo spettacolo L'incanto di natale di Paola Nicoletti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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