«Abbiamo perso tutti un uomo gentile, divertente, creativo, che con il suo lavoro ha stimolato e divertito milioni di persone», recita il comunicato che annuncia la morte di Terry Jones, il fondatore dei Monty Python. Affetto da demenza degenerativa, l'artista che fu l'anima del celebre gruppo comico, aveva 77 anni.
Da regista egli firmò tre film - Monty Python e il Sacro Graal, Monty Python e il senso della vita, vincitore a Cannes del Gran Premio della Giuria e Brian di Nazareth. Jones è il secondo componente del noto gruppo britannico a uscire per sempre dalla scena, dopo Graham Chapman.
Laureato a Oxford in Letteratura inglese, verrà ricordato per la sua versatilità, che lo portò ad essere oltre che musicista, attore, scrittore e presentatore televisivo.
E lo scorso novembre, il suo fraterno amico Michael Palin scrisse della malattia del sodale sul quotidiano The Independent, descrivendo le diverse fasi del procedere d'una rara forma di Alzheimer. «È difficile pensare che tra qualche mese non potrò più discutere di libri e di musica con Terry. Quante avventure dello spirito abbiamo condiviso», rifletteva il compagno d'una vita.
Tra l'altro, in pochi sanno che Jones sfruttava le sue conoscenze di medievalista, per scrivere saggi intorno al Sacro Graal. Nato nel 1942 a Colwyn Bay, nel Galles, Terry è stato sposato due volte: la prima con Alison Telfer, impalmata nel 1970 e la seconda con la madre d'un figlio, avuto a 67 anni.
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