Che personaggio Bob Dylan! Mentre si riconferma campione della grande musica d'autore con un album come Rough and Rowdy Ways, deve difendersi dalle accuse di abuso sessuale su una minorenne avvenute quasi sessant'anni fa. Dylan è così...Tutto per l'arte e per il resto vada come vada. Del resto non ha neppure ritirato personalmente il Nobel, mandando in sua vece l'amica Patti Smith.
Personaggio indecifrabile, si fa capire solo attraverso la sua musica. Infatti proseguono le pregevoli uscite delle sue Bootleg Series che ripercorrono con inediti, rarità, versioni alternative e brani dal vivo la sua lunga carriera. Esce quindi in questi giorni il disco numero 16 della serie (il più pregiato è l'11, il cofanetto con le Basement Tapes, i nastri completi delle incisioni con The Band).
Ora, in Springtime In New York, viene sviscerato il periodo 1980-1985 attraverso tre album come Shot of Love, Infidels, Empire Burlesque. Tanto per capirci, sono i dischi che immergono Dylan negli anni Ottanta, nell'analogico e in Mtv. Sarà proprio in quei giorni che Bob inciderà Jokerman, una delle sue più celebri ballate, girandone anche il suo primo videoclip. Quando arriva a registrare Shot of Love Dylan è sul finire della crisi mistica che lo ha portato tra le file dei cristiani rinati e gli ha fatto incidere dischi come Slow Train Comin' e Saved. Il cantautore, durante un concerto a San Diego, aveva trovato una croce d'argento sul palco e qualche giorno dopo a Tucson, Arizona, mentre era nella sua stanza, aveva sentito chiaramente la presenza di Gesù. Da lì la conversione ma i due dischi rimangono interessanti, con pagine come il gospel You Gotta Serve Somebody, che frutta il primo Grammy della sua carriera.
Springtime In New York disegna il percorso post-religioso di Dylan, anche se in Shot of Love c'è ancora una coda con brani come Property of Jesus. La produzione è di Chuck Plotkin (già sodale di Bruce Springsteen) e nel cofanetto deluxe di 5 cd (c'è anche quello da due album) il numero due è dedicato agli inediti, alle rarità e alle «outtake» di Shot of Love che contiene Grain of Sand, uno dei capolavori assoluti di Bob, oltre a Heart of Mine, brano spensierato con la collaborazione di Ron Wood e Ringo Starr in una versione diversa.
Ci sono 54 inediti in tutto, da quelli registrati nel 1980-81 che riprendono sue composizioni (Senor: Tales of Yankee Power e To Ramona) e traditional folk (come Mary of the Wild Moor). C'è anche un ammiccante omaggio al primo rock and roll con una scatenata Mistery Train con Ringo Starr alla batteria.
Tra le chicche c'è Let It Be Me, una outtake prima pubblicata solo come retro del singolo Heart of Mine e Don't Ever Take Yourself Away tratta dal serial poliziesco (in onda anche in Italia) Hawaii Five-O. Curiosa e vissuta Death Is Not the End, outtake di Infidels con Full Force. Infidels - per il quale Dylan aveva contattato come produttore Frank Zappa e Elvis costello, scegliendo poi Mark Knopfler, che spesso suonava con lui - è uno dei suoi dischi più belli della decade con brani epici quali License to Kill e Blind Willie McTell, sentito omaggio al grande bluesman degli anni Trenta. Bob era perennemente in tournèe (in quel periodo era in Europa, in cartellone insieme a Santana) per cui il quinto disco è una messe di brani dal vivo come Enough In Enough registrato allo Slane Castle in Irlanda e ancora License to Kill tratta dallo show tv Late Night di David Letterman.
Più spiazzante è Empire Burlesque (prodotto dallo stesso Dylan dopo la partecipazione al brano benefico We Are the World) ricco di sintetizzatori ed effetti elettronici con alcune zampate come When the Night Comes Falling From the Sky.
Poco dopo Dylan terrà una dei suoi peggiori concerti al Live Aid, risollevandosi poco dopo con uno splendido concerto al primo Farm Aid (i concerti benefici per gli agricoltori che poi si tennero annualmente) che diede il via ad una lunga collaborazione con Tom Petty e gli Heartbreakers.
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