Da ieri tiene banco l'esclusione di Rula Jebreal dal Festiva di Sanremo, dopo che la giornalista era stata invitata da Amadeus a partecipare in qualità di “valletta” per una serata. La sua mancata partecipazione è diventata un caso politico, che ha visto nomi illustri dire la loro sull'assenza della Jebreal al prossimo festival della canzone italiana.
Lei non ha mai parlato, nemmeno quando la sua partecipazione sembrava ormai certa ma adesso che tutto sembra essere sfumato in via definitiva, Rula Jebreal ha deciso di dire la sua attraverso le pagine di Repubblica, intervistata da Gad Lerner. La giornalista israeliana, naturalizzata italiana, ha raccontato di aver visto Amadeus solo una volta in vita sua, durante l'incontro in un hotel di Milano per discutere di Sanremo. Il conduttore ha impressionato la Jebreal per l'impegno organizzativo profuso, non solo per celebrare la canzone italiana nel settantesimo anniversario del Festival, ma anche per portare su un palco così prestigioso il tema della violenza contro le donne. A tal proposito, Rula Jebreal avrebbe voluto portare sul palco dell'Ariston due nomi molto forti: "Abbiamo progettato di coinvolgere Michelle Obama o, in alternativa, Oprah Winfrey. (Amadeus, ndr) era entusiasta, mi ha incoraggiato, felice di portare a Sanremo queste donne meravigliose.”
La giornalista sarebbe dovuta salire sul palco del Festival di Sanremo già il 4 febbraio nel corso della serata inaugurale, durante la quale avrebbe portato un monologo sulle donne e contro la violenza. Aveva già iniziato a lavorare a questo progetto, anche se il tentennamento dell'ufficio contratti è stato per lei il primo campanello d'allarme. Lo stop definitivo è arrivato sabato 4 gennaio e Rula Jebreal ne svela i retroscena, non senza polemica: "Mi hanno telefonato pregandomi di farei io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. Ma, voglio ripeterlo, Amadeus non ha nessuna colpa."
La giornalista respinge gli attacchi che le sono stati mossi negli ultimi giorni, non si ritiene una persona che odia e denigra il Paese di cui è cittadina ma, anzi, dice di essere grata all'Italia. Spiega la sua presenza come "un'occasione ideale di apertura al mondo su tematiche che non sono né di destra né di sinistra." Dal suo punto di vista, le critiche alla sua presenza nascono dalla paura di una fetta di Paese di dare visibilità a "italiani nuovi, persone come me che appartengono a un'Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e pace." Rula Jabreal, che all'estero ha lavorato, e lavora, come esperta di Medio – Oriente in prestigiosi network della televisione a stelle e strisce, con Gad Lerner critica Matteo Salvini e il clima che si respira nei corridoi della tv pubblica: "In Rai c'è un brutto clima e gli attacchi sono partiti da persone a lui vicine. Trasmettono un'immagine chiusa, vecchia, dell'Italia."
Saltato il Festival di Sanremo, per Rula Jebreal sono già pronti nuovi impegni
televisivi, ma non in Italia. "Volo aNew York perché Msnbc vuole che partecipi alle sue trasmissioni sulla crisi USA – Iran. Con i miei migliori auguri ad Amadeus", ha concluso la giornalista.
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