Martedì sera sulla BBC è andata in onda una nuova trasmissione “bomba” sul presunto coinvolgimento del principe Andrea nello scandalo Epstein, dal titolo“ The Prince and the Epstein Scandal”. Come si legge sul Mirror, durante il programma di un’ora, è stata mostrata un’email che il duca di York avrebbe inviato a Ghislaine Maxwell nel 2015, riguardo a Virginia Giuffre, la principale accusatrice del principe.
L’email alla Maxwell fu inviata quando fu chiaro che la Giuffre avrebbe rivelato degli abusi subiti da Jeffrey Epstein e dei rapporti intimi che fu costretta ad avere con il principe, quando era minorenne. “Fammi sapere dove possiamo parlare. Ho delle domande specifiche da farti riguardo a Virginia Roberts”, si legge. L’email fu mandata alle 5:50 del mattino, qualche ora prima che la Giuffre (Roberts da nubile) dichiarava su un sito web americano di essere stata abusata da Epstein. In seguito alle pesanti accuse della donna, Buckingham Palace e il principe hanno sempre negato qualsiasi coinvolgimento nel traffico di minorenni in cui era implicato l’amico, definendo ogni accusa “falsa”.
Ma Virginia Giuffre, insieme ad altre vittime del magnate pedofilo, sono determinate a non mollare e hanno assunto un team di avvocati negli Stati Uniti, a sostegno delle loro affermazioni. I legali e le vittime hanno affermato che il duca debba recarsi negli Stati Uniti per testimoniare sotto giuramento riguardo ai suoi rapporti con Epstein e dire la verità su Virginia Giuffre. La sorella di una vittima di Epstein, ora deceduta, ha addirittura espresso la volontà che il terzogenito di Elisabetta venga estradato negli USA, se non vi si recherà di sua spontanea volontà.
A causa delle pressioni d’oltreoceano e dell’imbarazzo causato alla Royal Family, Andrea si è ritirato dalla vita pubblica, consigliato dal fratello maggiore Carlo e dalla madre. Nel frattempo la sua caduta libera non si arresta e la Giuffre sta andando avanti con la sua battaglia affinché venga fuori la verità.
Durante il programma del 2 dicembre la donna tra le lacrime, ha chiamato in causa la popolazione britannica, implorando il loro aiuto nella ricerca della giustizia. “Imploro le persone nel Regno Unito a starmi accanto e ad aiutarmi nella mia battaglia. Questa non è una sordida storia di sesso. Questa è una storia di trafficanti di donne, e di abusi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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