Questi cadetti di Guascogna si battono per beneficenza

A Roma un Cyrano molto particolare per aiutare i bambini indiani

Questi cadetti di Guascogna si battono per beneficenza

A volte il teatro può riservare piacevoli sorprese. Il titolo dello spettacolo, con i puntini di sospensione, quella facile rima, non deponevano a favore. Il teatro delle Muse di Roma è stranamente pieno. Frequentato da pubblico vero, senza addetti ai «livori». Questa sera si presenta, uno spettacolo di Mimmo Strati. Per i più, doppiatore, speaker di SuperQuark e Geo &Geo.
La storia dello spettacolo Cyrano dacci una mano è in poche parole ambientata a Roma: una sala parrocchiale di periferia sta per trasformarsi in un garage, per un accordo sottobanco. Un prete speciale e degli attori di fortuna, riscatteranno quello spazio con uno spettacolo di beneficenza: Il Cyrano de Bergerac. All'inizio ci vengono presentati i personaggi con la classica ricetta della farsa. Provano lo spettacolo e progressivamente si assiste a un prodigioso «sganciamento». Si ha quasi l'effetto di un Vania sulla 42esima strada che questa volta diventa per noi, un Rostand a pochi passi dalla metro B. Ci si dimentica a poco a poco di essere a teatro, di avere pagato un biglietto, di avere parcheggiato la macchina, di prenotare la pizzeria che forse resterà aperta dopo lo spettacolo. Mimmo Strati e il suo gruppo, ci portano dentro il Cyrano con umiltà e divertimento, facendolo sul serio.
Come si dovrebbe fare il teatro. Via gli inutili slang doppiaggesi, molto vigore e maliconia; gli interpreti riescono a veicolare il testo in una partita doppia: i sentimenti dei personaggi saranno gli stessi provati dagli attori. Anche la finalità della rappresentazione ha delle affinità con la storia. Si cita il distretto del Tamil Nadu. La rappresentazione dei nostri protagonisti è a favore dei bambini di questa regione colpita da uno tsunami. Dopo i ringraziamenti capiamo che il Tamil Nadu c'è per davvero, è in India. Lo spettacolo aiuta l'associazione Apis, una onlus pro India del sud.

Questi cadetti di Guascogna, gradassi mentitori senza vergogna, ebbri di gloria e di Borgogna, accendono una luce su un progetto speciale: dare a un bambino indiano, sfortunato, una vita normale. Vanno citati tutti gli interpreti: Cesare Cesarini, Titti Lanzetta, Ludovica Leo, Maia Orienti, Giuseppe Quinci, Stefano Scaramuzzino, Francesco Trifilio e ovviamente Mimmo Strati.

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