Checco Zalone con l'ultimo film, Quo Vado?, ha fatto il botto. In tutti i sensi. I critici sono pochi, spesso più per invidia che per vera analisi cinematografica. I complimenti sonop arrivati da tutte le parti, ma soprattutto dai botteghini. Milioni di incassi per la gioia del produttore, ma non solo.
Un retroscena ancora da svelare, infatti, riguarda il compenso di Checco. Perché, ovviamente, il contratto del comico è cambiato col tempo, seguendo (in crescita) i successi dei suoi film. Dopo "Che bella giornata", ricorda intelligonews.it, Striscia la Notizia consegnò il tapiro d'oro a Zalone perché il contratto non dipendeva dagli incassi. "Non ho un contratto indicizzato ai guadagni del film - disse a Staffelli - non sono previste provvigioni. Un successo del genere non era prevedibile. Va bene così, i soldi non sono tutto nella vita, l'importante sono le soddisfazioni". Poi concluse: "Però potevate scrivere il mio nome sopra il Tapiro... 'a Checco Zalone senza provvigione'".
Ma da quel giorno di tempo ne è passato. Se con i primi due film Checco ha conquistato la fama, con i secondi ha anche allargato il suo conto in banca. Un nuovo contratto, scrive intelligonews.it, mise d'accordo Checco e Pietro Valsecchi. Che in una intervista pubblicata da badtaste.
it una settimana fa ha detto che il costo totale del film era stato di 10 milioni, inserendo tra i costi anche la provvigione di Zalone: ""Dieci milioni. Sono andati più che altro in location e animali. E Checco Zalone. Ma si vedono tutti eh. Questo film poteva anche costare 15 milioni, siamo stati bravi a farlo costare meno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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