Il racconto di Lino Banfi: "Dovevo diventare prete ma mi hanno cacciato perché spiavo le suore"

L'attore ha rivelato dettagli privati della sua infanzia: "Dovevo diventare prete, quando ero piccolo c'era la guerra"

Il racconto di Lino Banfi: "Dovevo diventare prete ma mi hanno cacciato perché spiavo le suore"

Siamo abituati a conoscerlo come nonno Libero di Un medico in famiglia, ma ora Lino Banfi si è sbottonato e ha raccontato un dettaglio privatissimo della sua infanzia.

L'attore, intervenuto durante I Lunatici su Rai Radio 2, dopo aver raccontato come ha trascorso il Natale ha rivelato alcuni aneddoti suelle sue festività. Ma lasciati da parte questi dettagli, Banfi ha ricordato la sua infanzia. "Parlo sempre poco dell'infanzia e dell'adolescenza perché non le ho avute - ha detto -. Nell'infanzia c'era la guerra, ero con i miei genitori in campagna per paura delle bombe. Poi appena finita la guerra sono andato in seminario, a fare il prete".

Ma questo percorso non è stato portato a termine: "Sono uscito a 14 anni, non ho avuto modo di imparare a nuotare, di fare sport. Sarei dovuto diventare prete per nobilitare la razza Zagaria, così pensavano in qualche modo i miei genitori". E qui ci scappa il racconto inedito e quell'impossibilità a prendere i voti: "A un certo punto mi hanno cacciato via.

A me e a un altro che ora fa il chirurgo. Ci hanno cacciato via perché eravamo impertinenti, ci arrampicavamo sul cornicione per spiare le suore di clausura che alloggiavano nel convento vicino. Mi hanno mandato via in V ginnasio".

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