La Rai sceglie la cultura, la musica e il teatro

Documentari, opere liriche, grandi artisti della musica leggera e talent

La Rai sceglie la cultura, la musica e il teatro

da Torino

A Parma si discute animatamente. I membri del club dei 27, ognuno dei quali porta il nome di un'opera di Giuseppe Verdi, sembra parlino di calcio o di politica, invece l'argomento è l'eredità del grande maestro. E' uno dei passaggi di "Verdi!", film documentario che Raitre manderà in onda giovedì 10 ottobre alle 21, nel giorno esatto del bicentenario della nascita del grande compositore. Ed è uno dei molti programmi dedicati alla musica, al teatro e alla cultura che la Tv pubblica sta per trasmettere e che sono stati presentati al Prix Italia, il premio internazionale televisivo in corso in questi giorni a Torino. "Il documentario su Verdi non è solo un modo per ripercorrere la vita e l'opera del compositore, ma anche un tentativo di capire quanto è rimasto nella società di oggi dei suoi capolavori", ha spiegato il direttore di Raitre Andrea Vianello. Realizzato da Maite Carpio per" La grande storia", è un viaggio nei luoghi più significativi dell' esistenza del compositore. E' un racconto corale con protagonisti il maestro Antonio Pappano, il maestro Daniele Gatti, il professor Gustavo Marchesi, oltre a interpreti del presente e del passato come Raina Kabaivanska, Renato Bruson, Leo Nucci e Rolando Villazon. E soprattutto Renata Scotto, ritenuta la più grande interprete di Violetta (ne La traviata) della storia, insieme a Maria Callas. ''Verdi è dentro di me, ho cantato 12 opere tra le più difficili - ha detto il grande soprano, intervenuta al Prix Italia per presentare il documentario -. Ho iniziato la mia carriera con la Traviata a 18 anni. Verdi richiede una tecnica perfetta, ma anche grande passione, e offre una gamma immensa di colori. Mi ha insegnato come interpretare gli altri ruoli''.

''Raitre con la cultura ha un feeling e vuole continuare a mantenerlo - commenta il direttore Andrea Vianello -. Non ci interessa la tv di nicchia, puntiamo a un vasto pubblico. Pensiamo di mettere in onda speciali monografici. Lo faremo ora con Verdi e poi con John Fitzgerald Kennedy''. Vianello ha anche annunciato che Raitre sta lavorando ad un programma sull'opera lirica. ''Che meraviglia sarebbe - ha aggiunto poi - se ci fosse un talk con un dibattito accesso, nel quale si parlasse non di calcio o politica ma di cultura''. E poi ha ricordato il nuovo talent sugli scrittori, "Masterpiece" che prenderá il via a novembre in seconda serata: in redazione sono arrivati ben 5.000 romanzi, mandati da aspiranti romanzieri tra i 16 e i 91 anni: dopo una lunga selezione, il talent arriverá in prima serata il prossimo anno.

Di grandi opere si occupa anche Raidue con la mega produzione firmata David Zard: "Romeo e Giulietta" in diretta dall'Arena di Verona giovedì 3 ottobre. "Uno spettacolo a cui teniamo molto - ha spiegato Angelo Teodoli, anche lui al Prix Italia - perchè è musica e teatro insieme, in perfetta linea con la nuova Raidue". Il secondo canale dedicherá molto spazio anche alla musica pop e alla danza (in attesa della seconda edizione di "The Voice" in primavera). Da inizio novembre, per esempio, partirà in prima serata il programma intitolato "Unici", otto puntate dedicate ognuna a un artista: si comincia con Mina e, a seguire, Guccini, Pausini, Bolle, Bocelli e, il primo dell'anno, se accetterà, Vasco Rossi. "E speriamo che Mina ci faccia qualche bella sorpresa", ha aggiunto il direttore. Anche Linus torna in Tv a metá ottobre per "Il grande cocomero" (il riferimento è ai fumetti di Schultz) nella seconda serata di Raidue del giovedì per far conoscere i personaggi della musica, con cui lui è in confidenza, sotto una luce diversa. Raitre risponde con le performances di Bollani, molto apprezzate lo scorso anno, "tanto che quest'anno gli diamo più respiro, mandandole in onda alle 22,30, dopo Che tempo che fa, e non a mezzanotte", spiega il

538em;">direttore Vianello. Insomma, delle buone e sane pause dai tanti talk politici e di approfondimento che hanno invaso i palinsesti.

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