La regina Elisabetta e "l'ossessione" per il pranzo di Natale

La regina Elisabetta organizza il pranzo di Natale con largo anticipo, affinché ogni dettaglio sia perfetto e non transige su nulla, nemmeno sulla regola per cui i bambini devono mangiare in una stanza diversa da quella degli adulti

La regina Elisabetta e "l'ossessione" per il pranzo di Natale

Il magazine Express ha rivelato che la regina Elisabetta pianifica i ricevimenti di Natale con grande anticipo, per evitare imprevisti e perché esige che ogni particolare sia perfetto. La sovrana non si occupa solo della sistemazione degli addobbi, della tavola e della scelta del menù. A quanto pare uno dei “nodi” principali del piano organizzativo di Sua Maestà sarebbe la sistemazione dei posti a tavola. Può sembrare un fatto banale, invece è importante che ogni ospite sia a proprio agio e abbia accanto qualcuno con cui poter conversare in totale serenità. Per questo motivo la sovrana avrebbe stabilito che i bambini della royal family mangino in una stanza diversa da quella occupata dagli adulti. Un dettaglio fondamentale che l’Express ha rintracciato nei diari di Kenneth Rose, il biografo di corte scomparso nel 2014 che per anni ha raccolto le confidenze dei Windsor.

Rose, infatti, aveva l’abitudine di annotare le conversazioni che intratteneva con teste coronate o politici e i suoi scritti sono stati pubblicati dopo la morte. Secondo, l’Express il biografo avrebbe ottenuto le informazioni riguardanti il pranzo di Natale dei Windsor dal principe Edoardo duca di Kent, cugino di primo grado della regina Elisabetta. Il 7 dicembre 2007 Kenneth Rose scrisse sul diario: “Il principe Eddie descrive il modo in cui la regina pianifica l’annuale pranzo di Natale in famiglia fino all’ultimo dettaglio. Gli adulti sono in una grande sala, i bambini in un’altra. Verso la fine del pranzo le porte vengono spalancate e la torma (di bambini) si precipita dentro”. Da una parte i piccoli potrebbero rappresentare un elemento di disturbo nella conversazione, a causa della loro naturale vivacità, dall’altra il sistema organizzativo adottato dalla regina Elisabetta è comune in molte famiglie di tutto il mondo in occasioni festive.

I diari di Kenneth Rose sono davvero una miniera di informazioni sulla royal family e catturano attraverso la scrittura dei momenti irripetibili di vita quotidiana a corte. Il biografo fece interessanti annotazioni anche su Lady Diana e sulla Regina Madre, quest’ultima ricordata come convinta euroscettica e ammiratrice della politica di Margaret Thatcher. Sappiamo che il calendario di dicembre di Sua Maestà è fitto di impegni. A fare da contraltare al più informale pranzo di Natale in famiglia a Sandringham, c’è un altro evento rigidamente codificato: il ricevimento che la sovrana organizza per i suoi diplomatici. Come racconta il magazine Grazia, Elisabetta II preferisce tenere questa cena a Buckingham Palace nei primi giorni di dicembre.

Si tratta di un evento riservato, su cui vige il mistero più rigoroso e da cui filtra appena qualche particolare. La serata non è un avvenimento a carattere governativo e di solito vi partecipano circa 1000 ospiti, royal family compresa. Gli inviati possono entrare a palazzo solo muniti di passaporto. Il dress code impone l’eleganza e l’utilizzo di gioielli come le tiare, per esempio.

Il giorno precedente alla cena gli ospiti devono partecipare a un briefing durante il quale verranno messi a conoscenza delle norme di comportamento da seguire (regole scritte anche su un manuale che viene consegnato agli ospiti). Vengono accolti nella Galleria dei Dipinti, dove attendono l’arrivo della regina Elisabetta, annunciato da un valletto. Infine Sua Maestà si intrattiene brevemente con ognuno di loro prima della cena.

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